Il governo Danese

Tempo fa parlai con una italiana che conosce molto bene un'amica danese che le chiese come mai c'erano tutti questi problemi nella politica italiana.

Le disse che da loro non c'erano mai stati problemi del genere, scontri destra-sinistra così evidenti come da noi e che bloccano lo sviluppo dell'intero paese.

Disse che la ricetta base del funzionamento del loro governo, danese, era legata al fatto che i politici potevano svolgere questo mestiere o servizio per lo stato per al massimo 4 anni, dopo di che non potevano più essere parlamentari!

Il parlamento danese, il “Folketing”, ha una camera con 179 membri, eletti per un periodo di 4 anni.

Terminati i 4 anni la persona eletta deve ritornare al precedente lavoro o cercarsene uno nuovo.

In Danimarca è previsto che nel corso della propria vita una persona cambi lavoro circa 5 volte, c'è meno stabilità lavorativa, ma più garanzie dello Stato che paga sussidi per 4 anni dal momento dell'eventuale licenziamento. Ma la loro realtà è diversa, sono meno di 6 milioni.

Al di là di questo, però, la loro politica funziona. E la chiave di tutto è legata al fatto che i politici dopo 4 anni devono andarsene a casa: l'enorme vantaggio di questo aspetto è che la politica viene vissuta come un servizio per il paese, che c'è un continuo riciclo della classe politica, nuovi volti, che non c'è il tempo per creare forti assi di potere e di intrallazzi.

In Italia una cosa del genere? Sarebbe un miraggio? I parlamentari, ben difficilmente voterebbero a favore di una legge che li obbligasse ad andare a casa. E non solleveranno mai un referendum per siffatta legge. Perchè sarebbe la volta buona che molti di loro dovrebbero trovarsi un lavoro e che la politica inizierebbe in questo paese ad essere un servizio per la nazione. Ma quale altro lavoro potrebbero fare? Cos'altro saprebbero fare molti di loro, abituati con stipendi ben superiori ai 10mila euro mensili, quando un operaio ne prende dagli 800 euro ai 1200 circa.

Effetti collaterali della Finasteride

La Finasteride, è un farmaco di sintesi basato su una molecola azosteroide ed utilizzato comunemente contro la calvizia androgenetica. Tale sostanza ha due utilizzi: inizialmente è stato introdotto per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna, alla dose di 5 mg; in seguito è stata commercializzata per la cura dell'alopecia androgenetica, alla dose di 1 mg.

Prodotto dalla Merck, è stato introdotto nel mercato con i nomi di Proscar (5 mg) e Propecia (1 mg), in compresse per l'assunzione per via orale.

Leggere su eventuali effetti collaterali sulla Wikipedia e su questo sito inglese.

Nella trasmissione televisiva MI MANDA RAI 3 parlano di questo farmaco:

   

La mia esperienza Per contrastare la calvizie, personalmente ho fatto uso di Propecia dietro consiglio medico, per circa 40 giorni e ho constatato l'apparire in me di quasi tutti gli effetti collaterali. A seguito della comparsa di questi effetti alquanto anomali, ricordo che andai a ricercare in internet, trovai questi siti e verificai che gli effetti collaterali erano divenuti in me quasi tutti presenti e sospesi immediatamente l'assunzione del medicinale.

Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro

Il cancro, malattia tremenda, mortale. Ma ci è tutto chiaro a riguardo delle varie terapie alternative disponibili? Quali sono gli interessi economici in gioco che ruotano a questa tremenda malattia? Esiste un sito di un'Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro che in numerose pagine svela retroscena, aneddoti, informazioni scioccanti o occultate, nascoste, legate al cancro.

Il sito accenna al tradimento di una certa medicina, che da scienza e arte per curare i malati, si è fatta schiava dell'economia e persegue a volte più interessi di business e sviluppo economico che di terapia e cura della malattia. Segnalo questo sito, certamente da visitare.

Così si brucia un tumore al pancreas in 30 min

Il tumore è "bruciato". In appena trenta minuti, con un ago che buca il tumore e il calore dell'energia elettromagnetica che lo distrugge. Per la prima volta nella letteratura scientifica un intervento eccezionale al Policlinico San Matteo di Pavia, dove in tre sedute con tecnica mini-invasiva è stato trattato e risolto un tumore endocrino del pancreas in un'anziana paziente.

Termoablazione del tumore del pancreas per via percutanea, si chiama in termini tecnici. Ed è la prima volta per via percutanea. Mezz'ora in tutto per guarire dal tumore, grazie ad una tecnica soft. Il tumore, nella donna, aveva raggiunto la dimensione di 2 centimetri ed è stato completamente distrutto. Un nuovo passo avanti nella cura dei tumori. Affariitaliani.it ha intervistato il professor Sandro Rossi, direttore della Struttura di medicina VI ed ecografia interventistica e autore dell'intervento. Pioniere assoluto di questa tecnica, è noto in tutto il mondo.

La differenza rispetto a prima è chiara: "In caso di tumori come questi - spiega Rossi - la cura è rappresentata dall'asportazione chirurgica della testa del pancreas. Con una mortalità del 10-15 per cento. Su cento pazienti ne muoiono 10-15 dopo l'intervento. La termoablazione potrebbe evitare complicanze così gravi. ".


L'ALTA TEMPERATURA RENDE NOCIVE ALCUNE PENTOLE

Breve estratto da www.altroconsumo.it

Le pentole possono essere:

ANTIADERENTI: economiche, facili da pulire e ideali per una cucina veloce, ma le maggiori indiziate rischiose per la salute. Di acciaio, ghisa o alluminio hanno tutte lo stesso fondo in politetrafluoroetilene (PTFE) meglio noto sotto il nome di teflon. Questo strato di rivestimento, se danneggiato o sottoposto alle alte temperature (al di sopra dei 250 gradi), rilascia due sostanze tossiche cancerocegene: l'acido perfluorottanico (PFOA) e il tetrafluoroetilene. Il consiglio è quindi di utilizzare pentole antiaderenti per cucinare pasti veloci e non per esempio come bistecchiera (il fondo si scalda troppo). Per mescolare usate solo cucchiai di legno, perchè quelli metallici graffiano il rivestimento. Per pulirle sono assolutamente sconsigliate le pagliette abrasive, meglio un po' di acqua e detersivo per i piatti. Una volta danneggiata l'integrità della patina di rivestimento, vanno cambiate.

ACCIAIO INOX: sono le più sicure e reagiscono bene alle alte temperature. Sono ottime per cucinare carne e pesce. Possono essere pulite con pagliette metalliche o sostanze abrasive.

RAME STAGNATO: non utilizzare ad alte temperature le padelle in rame stagnato, altrimenti lo stagno inizia a liquefarsi e il rame può entrare in contatto con il cibo. Questa esposizione può provocare diarrea e vomito e a lungo andare essere deleteria per il fegato. Meglio non superare i 250 gradi e stare attenti a non lasciare la padella vuota per lungo tempo sul fuoco, perchè si surriscalda. Non usareper la pulizia spugnette e prodotti abrasivi.

GHISA: come quelle in acciaio, reagiscono bene alle alte temperature. Se il fondo si rovina, sulla sua superficie possono accumularsi residui di cibi bruciati, che sono tossici. Non graffiare.

ALLUMINIO: per fortuna non sono più così diffuse come una volta, l'alluminio è tossico per il sistema nervoso centrale. Si usa però frequentemente, sotto forma di vaschette e fogli, per conservare i cibi: evitate che siano alimenti molto acidi o salati.

LA VIA DEI FARMACI

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Wikipedia ha ucciso Encarta


da un'articolo di Zeus News:
Alla fine Microsoft ha dovuto arrendersi: chi è alla ricerca di informazioni su qualunque argomento preferisce fare affidamento a Wikipedia anziché alla blasonata quanto ignorata Encarta, il cui destino è dunque segnato.

Il 31 ottobre 2009 i siti dell'enciclopedia chiuderanno definitivamente(tranne quello giapponese, che resterà online fino al 31 dicembre) male vendite del software cesseranno già a giugno. [continua]

I Fiori di Bach

I Fiori di Bach

I Fiori di Bach sono fiori sponanei individuati negli anni '30 dal Dr.Edward Bach, il medico inglese che ideò il metodo per estrarne l'essenza e diluirla. Tali rimedi sono stati concepiti per favorire l'armonizzazione degli stati emozionali alterati e per facilitare uno stato di benessere e di equilibrio psico-fisico secondo una metodologia naturale.

I Fiori di Bach sono riconosciuti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il Dr. Edward Bach

Il Dr. Bach nasce il 24 settembre 1886 a Mosley, un villaggio in prossimità di Birmingham Lasciò il lavoro presso la fonderia di ottone del padre per dedicarsi agli studi in medicina, laureandosi nel 1912 presso l'University College Hospital di Londra.

Manifesta una certa insoddisfazione per i metodi di cura dell'epoca, troppo incentrati su di una visione fisica e meccanicistica e poco attenti agli aspetti individuali, caratteriali, comportamentali, emotivi dell'essere umano.

Bach osserva che persone affette dallo stesso male possono reagire in modo diverso e viceversa, individui con personalità e tratti caratteriali simili, tendono a reagire allo stesso modo a diverse patologie.

Il suo incarico come assistente batteriologo allo University College Hospital prima e come batteriologo al London Homeopathic Hospital poi, gli permette di identificare 7 gruppi di batteri intestinali da cui ottiene altrettanti nosodi ancora oggi usati in Omeopatia.

L'apprezzamento verso il suo lavoro, rende sempre più numerosi i pazienti che si rivolgono al suo studio in Harley Street.

Tuttavia egli, dotato di lucidità di pensiero, determinazione, generosità, sensibilità e intuititivà, è intento a portare avanti la propria personale ricerca, convinto che in natura ci debbano essere rimedi vitali e innocui in grado di curare l'individuo agendo sulla psiche che, nella sua visione, è la vera causa determinante del sintomo o del disturbo.

E' nei fiori selvatici delle campagne gallesi che trova questi rimedi: i primi tre (Impatiens, Mimulus e Clematis) li identifica nel 1930. E quello stesso anno, intuisce, osservandole, come le gocce di rugiada colpite dal sole si impregnino dell'essenza della pianta su cui giacciono. Proprio da questa intuizione sviluppa il Metodo del Sole per la preparazione delle Tinture Madri.

Si dedica anima e corpo alla ricerca di quella che lui definisce la "Medicina del Futuro" e alla divulgazione delle sue scoperte. Vende tutti i suoi averi per ricavarne il necessario ai suoi studi e spesso offre gratuitamente le sue prestazioni. Nel 1932 completa la serie dei primi 12 fiori che chiama "Guaritori". Tra il 1933 e il 1934 identifica altri 7 rimedi che definisce "Aiutanti". Successivamente trova, anche gli ultimi 19 che definisce più "Spirituali". Inoltre, dovendo preparare la Tintura Madre di Cherry Plum, all'inizio di Primavera, quando ancora il sole non è particolarmente intenso, mette a punto anche il Metodo della Bollitura.

Muore nel sonno il 26 novembre 1936, avendo portato a termine la sua opera di cui ancora oggi possiamo beneficiare.

In questo link vi è un sito interamente dedicato ai Fiori di Bach, comprensivo di un test per valutare il rimedio floreale più adatto in questo momento per ciascuno (visualizzabile solo con Microsoft Internet Explorer).

I Fiori di Bach è possibile ordinarli in quasi tutte le farmacie e in alcune erboristerie. Il loro costo è contenuto, una fiala da 10ml viene circa 7€ o anche meno.

Un altro sito che suggerisco visitare è floriterapia.com, molto complete le descrizioni sui singoli rimedi floreali, veramente splendido!

RITIRATI VACCINI al MERCURIO?

tratto da Mednat.org:

La Merck ammette l'inoculazione del virus del cancro
- La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l'inoculazione del virus del cancro per mezzo dei vaccini.
La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro "The Health Century" a causa dei sui contenuti - l'ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.
Questo filmato contenuto nel documentario "In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism", prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall'esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l'intervista al maggior esperto di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perchè la Merck ha diffuso l'AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo.


Un sito legato a mortalità di bimbi o danni irreversibili legati all'uso di vaccini

Le Iene, su Italia1, per denunciare un problema legato all'energia elettrica, hanno portato alla luce il caso di una famiglia duramente colpita dagli effetti d'uso dei vaccini. 2 dei tre figli sono morti in tenera età e il terzo ha subito gravi danni e oggi è costretto alla carrozzella.

Questo sito non vuole essere allarmistico, ma informativo. Potete visitarlo alla pagina:

http://www.tremante.it

il sottotitolo è "Olocausto causato dalla pratica vaccinale", per una maggiore consapevolezza sulla vaccinazione in età infantile e casi di effetti collaterali, in alcuni casi irreversibili e persistenti.

Industrie farmaceutiche puntano a vaccini per aumento profitti

Articolo di Ben Hirschler e Sam Cage, riportato da Yahoo! e poi rimossa.

I vaccini potrebbero essere la prossima miniera d'oro per le maggiori industrie farmaceutiche.

Il modello tradizionale dei produttori di medicinali è minacciato dalla perdita dell'esclusività da parte di alcuni dei maggiori venditori del settore, e le compagnie stanno cercando di diversificare l'offerta allontanandosi dall'attività principale della prescrizione di farmaci.

"Tutto d'un tratto la 'pecora nera' della famiglia è tornata ad essere molto interessante e questo è dovuto al fatto che vengono a mancare i farmaci provenienti dai canali tradizionali", ha detto Simon Friend, di PricewaterhouseCoopers.

[continua]

Autismo: la causa nei vaccini al mercurio?

Il libro La Prova del Danno - pubblicato da Macro Edizioni nel 2006 - è un'inchiesta giornalistica che indaga i retroscena dell'industria farmaceutica al fine di dimostrare la nocività del mercurio nei vaccini e la correlazione di esso con l’epidemia di autismo che si è verificata negli ultimi anni nelle società occidentali. Negli Stati Uniti quest’opera ha vinto uno dei più prestigiosi premi giornalistici ed ha suscitato un vero polverone per le prove scientifiche e la documentazione che l’autore, già collaboratore del New York Times, ha saputo scovare intervistando una marea di personaggi coinvolti nello scandalo come ricercatori, deputati, genitori, giornalisti, scienziati, medici, funzionari di stato ecc. ... [continua]

L'influenza e l'omeopatia: un approccio differente

Dal sito di Giovanni Angile, ricopio alcune informazioni sull'influenza che, da paziente, condivido pienamente.

L'influenza

È una malattia dovuta a mixovirus di tre tipi (A, B, C) e vari sottotipi (A1, A2, B1, B2 ecc.). Può essere contagiosa e avere carattere d'epidemia. Si presenta con febbre alta, spossatezza e cefalea. Questi sintomi possono accompagnarsi a disturbi dell'apparato respiratorio, quali riniti, faringo-tonsilliti, tracheiti, otiti, bronchiti e disturbi intestinali quali coliti, stipsi, diarrea, crampi. I virus penetrano in tutti noi, dato che sono nell'aria. Perché alcuni si ammalano ed altri no?
Non è il virus, ma l'accumulo di tossine che ci fa ammalare.
Il virus è solo il tramite col quale il corpo tende a depurarsi. Quale mezzo migliore della febbre che brucia tutto?
Col termine "tossine" comprendiamo tutto quello che ci intossica, sia a livello fisico con l'alimentazione, l'aria inquinata, le sostanze velenose con cui entriamo in contatto anche attraverso la cute; sia a livello psichico con lo stress, le difficoltà nei rapporti, all'interno della famiglia, sul lavoro, nella scuola, con gli amici. Tutto questo porta ad una condizione di stanchezza della quale più volte non ci accorgiamo.
Quando siamo stanchi, cosa possiamo fare? Riposare. Il corpo lo fa per noi, ammalandosi, perché sente il bisogno di riposo fisico e psichico.


... prosegue ...

Ricerchiamo allora mezzi sempre più "veloci" per star meglio quali antibiotici, antipiretici, antinfiammatori, cortisonici, vaccini, e non ci accorgiamo che così ci intossichiamo di più e alla fine siamo più spossati giacché i farmaci chimici ci provocano delle complicanze che si possono trasformare in altre malattie.
L'Omeopatia ha invece la possibilità di agire in modo dolce e altrettanto veloce della Medicina tradizionale senza lasciare residui di intossicazione. Ricordo, con piacere, che una volta avevo prescritto Arsenicum Album 30 CH ad un paziente per un'influenza intestinale che si era presentata in forma epidemica nella zona in cui abitava. È guarito dopo due sole somministrazioni e dato che aveva usato solo sei granuli (un tubo ne contiene 80 circa), ha pensato di passare il tubetto di Arsenicum ai suoi amici del vicinato e tutti sono stati subito meglio.

Il lavoro nel mondo IT: un articolo di Cubasia

Suggerisco di leggere questo articolo di Giuseppe Cubasia, che evidenzia come noi informatici non si disponga di una specifica categoria che ci consenta una maggiore qualificazione. Intendo dire che nessuno senza una laurea in medicina e chirurgia, potrebbe operare, ma chiunque senza alcun titolo può fare l'informatico, con risultati certamente positivi per l'occupazione, meno positivi per chi ha studiato tanti anni e si trova in un ambiente di stipendi rosicati a causa del fatto che un mare di persone si occupano di suddetto ambito informatico; se chiunque potesse liberamente fare il chirurgo... si comprometterebbe la salute delle persone e questo non è concepibile, ma anche si deprezzerebbe il loro lavoro. Lo stesso avviene anche in ambito informatico. Difficile trovare regole, identificarne. Può essere utile però leggere saltuariamente artcoli di esperti che trattino l'argomento.

Pm10, inceneritori, nanoparticelle e microparticelle

Dagli inceneritori vengono emesse nano-particelle, noi fermiamo il traffico in base alle particelle pm10. Informazioni sulle particelle PM10 si trovano anche qui. Ora, con le nano tecnologie e i moderni microscopi, hanno scoperto le microparticelle, che possono causare danni ben più gravi alla salute umana. Vi sono scienziati che cercano di dirlo, affermano la pericolosità della produzione di queste particelle che un tempo non venivano prodotte in natura in quanto non si portavano a temperature così elevate i materiali da distruggere, in fusione.

Nanodiagnostics del professor Montanari.

Dal sito internet, blog del prof. Montanari:

Egregio Dott. Montanari,

ho lavorato per anni per una ditta che fa installazioni e manutenzioni di analizzatori di gas comprese le nanoparticelle. Il lavoro è molto interessante ed a me piaceva molto ma il disgusto nel verificare che le priorità sono indirizzate al risparmio e non al corretto funzionamento delle macchine mi ha fatto desistere dal continuare questo lavoro.Quasi nessuno fa le tarature giornaliere degli strumenti tramite le bombole di gas noto, quasi nessuno ha il gas divider o si fa fare le curve di taratura degli strumenti.Spesso le analisi vengono falsate da diluizioni con azoto o altro gas equivalente a zero.Chi dovrebbe controllare che gli strumenti siano controllati?C'è un'azienda che immette in aria un gas che scioglie l'acciaio ma le centraline che inviano i dati alla ASL in tempo reale sono "taroccate"....è scandaloso So che lei non ne è responsabile di tutto ciò però vista la sensibilità e la cultura ho posto a lei queste domande.La ringrazio per l'attenzione

Distinti Saluti

Davide


Altre informazioni a riguardo si possono trovare sul blog di Gianluca Pistore.

E sul sito di Beppe Grillo.

Queste particelle possono venire inalate, possono essere di ferro, entrare anche nelle cellule, nella cellula uovo, negli spermatozoi, ecc. e possono depositarsi negli organi umani quali cervello, reni, fegato, pancreas e causare tumori. Esiste un documento degli Stati Uniti già del 1978 che afferma queste informazioni, ma che è stato fatto sparire, afferma il prof.Montanari. Inoltre ricorda che aveva predetto che dopo il crollo delle Torri Gemelle vi sarebbero state moltissime persone che avrebbero accusato sintomi analoghi a quelli legati alle nanoparticelle da inceneritori e nessuno credette loro. Da oltre 100mila persone, stimarono in circa 400mila persone, afferma il professore, coloro che accusavano sintomi particolari già nel 2004, da imputarsi al crollo delle torri. Ma ad oggi, ricorda, non ci sono metodi per depurare il sangue da queste nanoparticelle.

Intervista al professore.

Intervista di City.it

Allego un'interessante intervista del giornale cartaceo gratuito City inerente l'integrazione di bambini e ragazzi non italiani nelle nostre scuole; ritengo sia importante questa lettura e condivido questo punto di vista, segue:

Professoressa Guarnieri, è lo stessa cosa insegnare a bimbi solo italiani o ad alunni di nazionalità diverse?

Cambia molto, soprattutto se i bambini non sanno parlare bene l’italiano! Noi abbiamo dovuto rivoluzionare l’insegnamento.

Montespertoli è un comune della provincia fiorentina, non una grande città. Quanti stranieri per classe avete?

Almeno quattro. E sono sempre più numerosi. A volte arrivano in prima media che non sanno una parola d’italiano.

E voi cosa fate?

Abbiamo attivato dei laboratori misti. Nelle ore “operative”, disegno, ginnastica, musica, cerchiamo di lasciarli in classe. Quando ci sono italiano, storia, tutte quelle materie che non possono seguire se non sanno la nostra lingua, li portiamo a fare i corsi L2. Per un’ora al giorno.

Cosa significa corsi L2?

Per l’apprendimento della seconda lingua, che nel caso di una ragazzina cinese, per esempio, è proprio l’italiano. Il metodo di insegnamento è diverso: i bimbi sanno già parlare e scrivere, ma in arabo, in polacco o in filippino. Noi, allora, insegniamo loro l’italiano trasversale.

Italiano trasversale? Cos’è?

Una lingua che si impara “facendola”. Iniziamo, ad esempio, facendo misurare loro un quadrato: mostriamo cosa significa “più lungo” o “più corto”. Da lì i bimbi capiscono anche cos’è un piano. Dal piano si passa ad “aeroplano”, un mezzo che vola sul piano...

Andate per associazioni, insomma.

Sì, è così i ragazzi imparano a farlo anche da soli con le parole nuove. Che so: plani-sfero.

Non sarebbe più semplice metterli in classe separate di inserimento, come dice la Lega?

No, guardi. Intanto i bimbi polacchi, cinesi o marocchini hanno problemi diversi con la lingua. E poi i laboratori funzionano perché sono misti e il resto del tempo i bimbi lo passano in classe. Imparano dai loro compagni, con cui devono parlare quotidianamente.

Quanto tempo ci vuole perché possano interagire normalmente con gli altri?

Se partono da zero, con il metodo che abbiamo sviluppato in 10 anni di sperimentazione e aggiornamento, ci vuole il primo quadrimestre. È chiaro che ci aiuta tantissimo l’inserimento nella classe: è la classe che insegna al bambino.

Per i bambini stranieri è meglio così. Ma gli italiani non imparerebbero di più da soli?

La convivenza è un’opportunità anche per i bimbi italiani. Diventano più umani, tolleranti e collaborativi. È uno scambio alla pari. E viaggiano stando fermi: i ragazzi che vengono qui ci danno la possibilità di conoscere il mondo. È un modo per abbattere le frontiere.

Ok, è una crescita dal un punto di vista umano. E le nozioni?

Non solo: anche per i contenuti. Ho cambiato completamente il modo di insegnare la geografia, per esempio. Adesso, in prima, partiamo dal mondo: non dall’Italia. E i bimbo stranieri raccontano il loro Paese.

Funziona meglio?

Sì, perché è apprendimento vissuto. Mohammed, per esempio, spiegò che Gibilterra in arabo significa il promontorio di Tariq, dal nome di un condottiero. Un ragazzino commentò: “Siamo fortunati ad averlo in classe, ci spiega quello che sui libri non c’è: così la geografia è ganza!”.

Cosa fate quando i bimbi si portano dietro concezioni sbagliate?

Li educhiamo, come con gli altri. C’era un bimbo albanese che diceva alla sorella: “Schiava, portami la cartella”, perché era femmina. Abbiamo lavorato con tutti e due sulla parità, il senso dei diritti e dei doveri.

Nessuno sconto, quindi?

No, il pietismo fa male. Dobbiamo educare i ragazzi, non insegnare loro ad avere tutto senza dare niente.

Secondo lei di cosa ha bisogno la scuola per funzionare meglio?

Di meno discorsi e di più soldi. Ora i laboratori li facciamo perché li finanziano gli enti locali e l’istitutoo. E il materiale didattico spesso lo pago io. Non è giusto.

Per non favorire i virus influenzali

Ho già espresso in altro mio post il mio personale punto di vista sui vaccini antifluenzali. E' di oggi la notizia sui giornali, che comunque, delle semplici precauzioni, possono aiutare a ridurre la probabilità di ammalarsi della classica influenza stagionale e patologie ad essa connesse.

In particolare, secondo Vittorio Demicheli, direttore dell'assessorato alla Tutela della salute e sanità, è opportuno lavarsi frequentemente le mani, avere una buona igene respiratoria, consumare con regolarità un'abbondante quantità di frutta e verdura, evitare i luoghi troppo affollati, utilizzare un abbigliamento idoneo per la temperatura esterna. "Questi piccoli accorgimenti", ha spiegato, "possono ridurre di molto non soltanto la trasmissione del virus influenzale, ma anche tutte le malattie da raffreddamento in generale".