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"Rimangono serissimi dubbi costituzionali, l'obbligo comporta la vaccinazione", parla il prof. Cacciari

Il prof. Massimo Cacciari conferma tutti i suoi dubbi sul green pass: "Rimangono serissimi dubbi costituzionali, l'obbligo comporta la vaccinazione. Devono fare una legge e assumersi tutte le responsabilità sulle conseguenze".


Uno sconsolato Massimo Cacciari si rifiuta di rispondere alla domanda di Lilli Gruber su un ragionamento di Stefano Feltri: "Ho esaurito tutte le mie capacità, basta".

Manifestazione in piazza Primo Maggio per le libertà individuali e contro l'obbligo vaccinale.

Manifestazione in piazza Primo Maggio per le libertà individuali e contro l'obbligo vaccinale.


Daniela Santanchè (Fratelli d'Italia): "Noi non siamo favorevoli all'obbligatorietà del vaccino perché questo non è previsto nella Costituzione. Credo che non si può né ricattare né obbligare".


Roma, 21 Aprile 2021 - Protesta contro l’obbligo vaccinale organizzata in Piazza Montecitorio. Ecco le voci dei manifestanti.

 

Erano circa 600 i partecipanti al No paura day, andato in scena in pieno centro a Bergamo, domenica pomeriggio. I manifestanti, che hanno iniziato l'incontro ricordando le vittime della pandemia, hanno protestato contro i vaccini, tra chi li considera incompatibili con la religione per la presenza di "cellule di feti abortiti" e chi non si fida della sperimentazione troppo breve. Al raduno erano presenti anche tanti operatori sanitari contrari all'obbligo vaccinale. Nei giorni precedenti alla manifestazione era montata la polemica sull'opportunità del No paura day proprio a Bergamo, la città diventata simbolo della pandemia, quando nel marzo del 2020 una decina di camion dell'esercito ha dovuto portare fuori dalla città le bare che il forno crematorio del cimitero non riusciva a gestire, per i troppi morti. Un anno dopo quel clima di solennità stride con le circa 600 persone che senza distanziamento e con poche mascherine hanno affollato il centro di Bergamo.

 

Vaccino ai dipendenti: è obbligatorio vaccinarsi per lavorare in azienda?

Una delle domande più frequenti che molte aziende si pongono è data dal chiedersi sulla possibilità o meno dell'obbligo di vaccinazione dei propri dipendenti. Riguardo a questa tematica, leggiamo insieme cosa specifica chiaramente l'INAIL.
"Ad oggi non vige alcun obbligo specifico di aderire alla vaccinazione da parte dei dipendenti L’articolo 32 della Costituzione Italiana è molto chiaro, spiegando che “Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” Il rifiuto del vaccino, viene considerato come libera scelta rispetto ad un trattamento sanitario e, anche se fortemente raccomandato dalle autorità, non può in alcun modo rappresentare un’ulteriore condizione cui subordinare la tutela assicurativa".

Nello specifico del Covid-19 ecco quanto si legge da un documento scaricabile a questo indirizzo e legato ad un webinar di discussione:

"Medici, giuristi, bioetici e psicoterapeutici hanno scavato a fondo per capire se la strada dell’obbligo vaccinale, in particolare per gli operatori sanitari, sia percorribile. Taluni giuristi sostengono che lo Stato non può rendere obbligatorio, e sanzionabile, un comportamento senza creare le condizioni per permettere ai cittadini di ottemperare a quell’obbligo, altri sono dell’idea che per gli operatori sanitari “negazionisti” potrebbe aprirsi la strada della sospensione o dello spostamento ad altre mansioni per “inidoneità”, altri ancora ritengono che sia esclusivamente un “obbligo deontologico”. Tra tali dissimili posizioni ci si interroga nel tentativo di dipanare una matassa molto complessa e farraginosa". 

Possiamo anche leggere più precisamente le linee guida INAIL collegandoci a questa pagina. Inoltre ha approfondito l'argomento attraverso un documento ufficiale di risposta all'Ospedale Policlinico San Martino di Genova inerente il rifiuto di sottoporsi a vaccino anti Covid-19 da parte del personale infermieristico.

«Pochi giorni nell’Esercito: rovinato dai vaccini»

Un articolo pubblicato oggi sul portale Libero e ripreso da molte testate giornalistiche. Merita certamente di essere letto.

David Gomiero, 24 anni, lotta dal 2006 contro le gravissime malattie insorte. Nel suo sangue un micidiale concentrato di metalli pesanti. E i militari lo hanno pure processato per “diserzione”.

MESTRE. Il suo sogno è sempre stato quello di seguire le orme del padre, carabiniere. La sua “carriera militare” comincia il 5 giugno 2006, quando si arruola nell’85° Reggimento “Verona” di Montorio Veronese, in ferma volontaria prefissata di un anno. Due settimane dopo è già finita. David Gomiero, mestrino di 24 anni, il 19 giugno viene sottoposto a un ciclo di vaccini.

Leggi l'articolo integrale.