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Perchè chi ha attraversato l'infezione Covid19 non viene considerato immune?

Il dottor Leopoldo Salmaso è stato audito in collegamento audiovisivo dalla Commissione Affari costituzionali in merito all'estensione del GreenPass.

Il dottor #LeopoldoSalmaso, specialista in Malattie Infettive e in Sanità Pubblica, è stato audito in collegamento audiovisivo dalla Commissione Affari costituzionali in merito all'estensione del #GreenPass. L' #obbligo della certificazione verde che entrerà in vigore dal 15 ottobre è stato contestato da #Salmaso attraverso #dati e evidenze che affossano il discorso generale su efficacia e effetti dei #vaccini anti #Covid.




"Buongiorno Signor Presidente, Signore e Signori Commissari, Colleghi auditi. Mi presento: per 35 anni ho lavorato a tempo pieno come clinico delle Malattie Infettive presso l’ULSS 16- #Padova. Ho anche 5 anni di esperienza in Tanzania nel controllo di epidemie come Colera, Tifo, Poliomielite, Morbillo. In qualità di Esperto del #Ministero Affari Esteri, ho formulato e condotto il Progetto Pilota per il #PianoVaccinale Nazionale di quel paese. Per 25 anni ho insegnato in varie sedi fra cui le Università di Padova e Brescia, e il Circuito Europeo TropEd di Formazione Avanzata per la Cooperazione allo Sviluppo. Dichiarazione su potenziali #conflittidiinteresse: non ho mai esercitato la professione privatamente, neppure intra moenia, né ho mai ricevuto compensi, diretti o indiretti, da privati per le mie attività di didattica, ricerca, pubblicazione. Non competerebbe a me dare pareri su questioni giuridiche, solo mi sia permesso rammentare qui una legge tanto negletta (oserei dire censurata) quanto cruciale, che è di rango superiore alla legislazione ordinaria. E’ il DM 15/7/95 – Recepimento delle Linee Guida dell’ #UE per le Sperimentazioni Cliniche – che all’articolo 2.3 recita: “I diritti, la sicurezza, e il benessere dei soggetti dello studio… devono prevalere sugli interessi della scienza e della società”. Che quella in corso sia una vaccinazione sperimentale è stato confermato recentemente da #EMA, nonostante non-pertinenti ingerenze politiche e giudiziarie nostrane. In campo medico-scientifico anche le acquisizioni più granitiche vanno recepite col beneficio del dubbio, mi sia concesso rammentare che il dubbio, la prudenza, il principio di precauzione, dovrebbero a maggior ragione guidare chi condiziona la vita di 60 milioni di #cittadini. Punto 1. Il titolo del DL 127 parla di “misure urgenti”, il che presuppone un’emergenza. Faccio presente che quasi tutti i paesi europei, con in testa quelli scandinavi, stanno smobilitando le misure che avevano assunto per fronteggiare una “pandemia” di #Covid19 che, peraltro, non era stata mai ufficialmente dichiarata. Anche il mito dell’ #immunità di gregge è stato definitivamente smontato. Punto 2. Il titolo del DL 127 parla di “svolgimento in sicurezza del #lavoro”. La persona che si reca al lavoro è sana fino a prova contraria. Se, pur sentendosi sana e non avendo contatti con persone malate di Covid-19, risulta positiva al tampone, molto probabilmente si tratta di un falso positivo. Nelle condizioni epidemiologiche attuali, un italiano sano ha probabilità di infettarsi pari a circa 1/18.000. In pratica, verrebbe infettato entro i prossimi 50 anni, mediamente fra 25 anni. Quindi: Covid-19 non pone affatto problemi di sicurezza sul lavoro, che sappiamo essere di ben altra natura. Punto 3. Il titolo del DL 127 parla di “estensione della certificazione verde” in diverse situazioni che analizzo separatamente, non senza aver prima opportunamente convenuto che non è qui in discussione la vaccinazione di persone anziane con pluripatologia. La vaccinazione dei lavoratori e degli studenti è non solo pericolosa per i diretti interessati, ma addirittura controproducente per la comunità. La persona vaccinata diventa un untore particolarmente pericoloso per tanti motivi, e in particolare: – perché elabora e diffonde #varianti non naturalmente adattate e quindi più pericolose; – perché ciò avviene con probabilità prossima al 100% invece che 1/18.000; – perché nutre per sé stesso, e condivide con gli altri, un falso senso di sicurezza. Grazie per la Vostra attenzione".

«Pochi giorni nell’Esercito: rovinato dai vaccini»

Un articolo pubblicato oggi sul portale Libero e ripreso da molte testate giornalistiche. Merita certamente di essere letto.

David Gomiero, 24 anni, lotta dal 2006 contro le gravissime malattie insorte. Nel suo sangue un micidiale concentrato di metalli pesanti. E i militari lo hanno pure processato per “diserzione”.

MESTRE. Il suo sogno è sempre stato quello di seguire le orme del padre, carabiniere. La sua “carriera militare” comincia il 5 giugno 2006, quando si arruola nell’85° Reggimento “Verona” di Montorio Veronese, in ferma volontaria prefissata di un anno. Due settimane dopo è già finita. David Gomiero, mestrino di 24 anni, il 19 giugno viene sottoposto a un ciclo di vaccini.

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