Visualizzazione post con etichetta Coronavirus. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Coronavirus. Mostra tutti i post

Coronavirus dai pipistrelli, una Tv coreana: "Non stanno dicendo la verità"

Nuove teorie sull'origine del Coronavirus in un video di un approfondimento giornalistico di una tv sud coreana, pubblicato già a febbraio 2020: potrebbe aver avuto origine da un laboratorio del Governo di Wuhan, da una colonia di pipistrelli.

La vitamina D può aiutare in qualche modo a prevenire il Corona Virus 19 o ad attenuarne gli effetti oppure è una Fake News?

 Iniziamo a dire che l'argomento è fonte di viva discussione in quanto lo stesso Ministero della Salute nella Circolare del 30 novembre 2020 evidenzia le seguenti parole: "Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa 11 vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato".








Dunque nessuna raccomandazione. Addirittura la stessa domanda e valutazione è riportata nella sezione Fake News come si evince dalla seguente immagine, collegandosi al sito internet del Ministero.



Dal quale leggiamo in data 30 novembre 2020 che: "Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo coronavirus. La Circolare del 30 novembre 2020 del ministero della Salute “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” sottolinea che "non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato"

Eppure sembrano esservi novità in quanto il sito dell'Istituto Superiore di Sanità è più aggiornato e in data 22 marzo 2021 si legge"COVID-19 e vitamina D, bassi livelli di quest’ultima possono contribuire ad aggravare la prognosi". Leggiamo insieme un estratto:



In realtà vi sono nuovi studi che vogliono portare alla luce elementi utili per capire se la vitamina D sia o meno un elemento utile nella prevenzione e/o cura del Covid 19.
Vi è stata una ricerca condotta dalla UO di Oncologia dell’ASST Bergamo ovest, Presidio Ospedaliero di Treviglio-Caravaggio che analizzando diverse pubblicazioni scientifiche (di Pubmed e altre) è stato che individui con valori insufficienti di vitamina D avevano un rischio più elevato di contrarre l’infezione e che la malattia si presentava in forma più severa.

Inoltre riportiamo un video di una recente produzione RSI (Radiotelevisione svizzera) relativo ad uno studio dell’Università la Sapienza e della San Diego University sta esaminando l’alta concentrazione di vitamina D negli abitanti della regione, rilevandone dei benefici.

Virus Cina, Santelli: "Qui a Wuhan al mercato del pesce dove è iniziata l'epidemia" - videoreportage

Supponiamo, per ipotesi che questo virus non sia sbucato dal nulla, ma da un laboratorio di Wuhan. Perchè mai da un mercato del pesce, avrebbe dovuto apparire, senza precedenti, un virus dalla scarsa virulenza ma dalla capacità di diffondersi rapidamente. Supponiamo che sia "Sfuggito" ad un laboratorio di ricerche. Del resto, come mai mettere in quarantena 60 milioni di cinesi per un virus i cui effetti sono poco più o poco meno di una polmonite? Perchè forse, nell'1% dei casi da questa polmonite si può morire e dunque quali risarcimenti economici dovrebbe la Cina ai paesi in cui sono mancate delle persone, se pur già con malattie pregresse, a seguito di un virus di lieve entità e nato spontaneamente. Forse perchè non è nato sponaneamente, come ipotizza anche il giornalista Paolo Liguori.

 

 Siamo a Wuhan, al mercato del pesce da cui tutto è iniziato, dove per la prima volta il coronavirus è stato individuato e ha contagiato venditori e clienti per poi diffondersi nel resto della Cina e all'estero", così Filippo Santelli, corrispondente di Repubblica dalla Cina, nella città che rappresenta il primo focolaio dell'epidemia del virus ancora misterioso (chiamato "2019-Ncov"), che provoca una malattia simile alla polmonite. Il viaggio continua negli alberghi della città, dove sono in atto le misure di sicurezza, dalla misurazione della febbre all'uso di mascherine e disinfettanti, all'ospedale dove arrivano i malati. "Ma in città non c'è panico" conclude Santelli, "anzi la città appare tranquilla e la sera in strada la gente continua a ballare in piazza, come è consuetudine, senza neppure usare le mascherine.