Viaggio tra i mali delle ferrovie italiane

Esce “Fuori orario”, il libro-inchiesta di Claudio Gatti: 22 milioni di famiglie italiane stanno di fatto pagando una sorta di ‘canone Fs’ di ben 273 euro all’anno. Oltre il doppio di quello della Rai» scrive l’autore. E pensare che il piano industriale delle Fs «rivela che le ferrovie trasportano appena il 5% dei passeggeri e il 12% delle merci in circolazione in Italia. L'articolo e il libro illustrano le situazioni di malagestione, corruzione, puntualità, pulizia, ecc. [continua]

Vaccinare contro il Papillomavirus?

Ci sono fortissime pressioni commerciali da parte delle Ditte produttrici, sia a livello politico che dei mass media, per promuovere campagne di vaccinazione di massa contro il Papillomavirus, ma a livello scientifico ci sono grandi perplessità, dubbi e preoccupazioni sul reale rapporto rischio/beneficio di questo vaccino.

Un articolo molto interessante legato ad un libro di informazione di Roberto Gava, Eugenio Serravalle.

L'influenza suina A/ h1n1 e i pericoli della vaccinazione

Ho trovato questo link relativo ad un volume dal titolo: "L'influenza suina A/ h1n1 e i pericoli della vaccinazione" che ritengo utile pubblicare per farsi un'idea più chiara e più completa sulle influenze, virus, vaccini, ecc.

Il digiuno può salvarvi la vita

Il digiuno può essere visto come strumento, adottato secondo intelligenza e seguendo una profilassi medica, per ridare vigore all'organismo: un articolo di Marcello Pamio ci spiega come.

Il fondamento logico della "febbre"

Nella sua oggi famosa conferenza su "La Vera Arte Guaritrice", tenuta allo Smithsonian Institute nel Febbraio 1862, il Dr. Trall dichiarava:
«La febbre non ha una sede; essa è un'azione. Non dimenticate la domanda fondamentale: che cosa è la malattia? La febbre è una forma patologica e come tale è un processo di purificazione; pertanto essa sarà uno dei metodi attraverso cui il sistema si libera della materia morbosa». «Per quanto tempo ancora i medici si spremeranno il cervello e consumeranno carta e inchiostro per cercare UNA COSA CHE NON E' AFFATTO TALE,e tentare di trovare una sede per una malattia che non ha nessuna ubicazione?»
[continua]

Le Pandemie possono essere inventate come strategia di “Disease Mongering”? Nuovi vaccini pandemici per "nuovi malati"?

Riporto qualche riga di un articolo estremamente interessante di Marcello Pamio del 2 ottobre 2009, certamente da leggere per comprendere meglio cosa siano i vaccini, le influenze tra cui quella stagionale, l'aviaria, la suina e cosa si intende per "Medicalizzazione della società". Per essere sempre più consapevoli senza voler impugnare alcuna tesi ma comprendendo che l'informazione e lo storico ad essa legato, aiuta a capire meglio i fenomeni.

Come avviene questa “Medicalizzazione della società”?
Il 25 giugno 2005 lo stesso B.J.M. “British Medical Journal” (il giornale della casta dei camici bianchi britannici) lancia l’allarme della «eccessiva medicalizzazione e della continua riduzione dei valori di normalità della pressione arteriosa e del colesterolo».
Cosa significa questo allarme?
Significa che le lobbies del farmaco con il connubio delle istituzioni sanitarie internazionali continuano ad abbassare i valori di “normalità” (pressione arteriosa, colesterolo, trigliceridi, glicemia, densità ossea, ecc.) da una parte, e aumentare gli “Screening di massa” dall’altra, rendendo “malate” milioni di persone, oggettivamente sane! Queste persone “sane”, con la compiacenza/ignoranza dei medici, saranno “curate” con droghe e/o veleni, intossicandole e facendole diventare malate per davvero.

Tecnicamente avviene in 3 passaggi:

1) "PIANO QUANTITATIVO": ABBASSANDO LE SOGLIE
2) “PIANO TEMPORALE”: DIAGNOSI PRECOCE
3) “PIANO QUALITATIVO”: NUOVE MALATTIE

continua sul sito disinformazione.it

APO Italia risponde ai tendenziosi allarmismi del prof Garattini

Leggo dal sito www.disinformazione.it e riproduco integralmente in quanto condivido le informazioni riportate:

Comunicato Stampa di APO Italia (Associazione Pazienti Omeopatici) in risposta alle dichiarazioni del Prof. Garattini riportate dal 8 ottobre u.s. su TV e quotidiani

APO Italia risponde ai tendenziosi allarmismi del prof. Garattini
Perché ad intervenire sui giornali sono sempre le stesse "autorevoli" persone appartenenti alla Medicina classica?
Perchè si dà voce solo agli stessi personaggi?
Perchè si vuole intimorire "il grande pubblico" con affermazioni del tipo: "le medicine alternative possono avere effetti letali"?
Mentre ammiriamo lo scrupolo con il quale il farmacologo Garattini esprime il suo giudizio negativo sull'efficacia terapeutica dell'Omeopatia e di altre medicine complementari, noi pazienti di APO Italia - grande schiera di aspiranti suicidi, sic! (quasi il 20% della popolazione italiana si affida alle cure dei medici chiamati, dall'emerito signore, "alternativi") - vorremmo rassicurarlo del fatto che non scambiamo un innocuo globuletto di "acqua fresca" per un rimedio efficace, perchè sappiamo benissimo che "non è acqua fresca" ma un farmaco a tutti gli effetti, dato che lo sperimentiamo sulla nostra pelle da tantissimi anni, curando patologie di tutti i tipi, anche quelle che la medicina accademica ritiene che l'omeopatia non sia in grado di curare. Vorremmo, inoltre, indirizzare l'attenzione del professore sul fatto che i pazienti omeopatici (colti, residenti soprattutto al nord o al centro Italia - dati ISTAT) sono stanchi ed indignati di sentir ripetere sempre la stessa tiritera. Si ritira fuori "il caso"di un bambino, purtroppo morto nel 2006 per una patologia infausta, addebitandone il decesso alle medicine "alternative"; mentre non si danno quasi mai notizie di centinaia, direi migliaia di morti dovute all'impotenza della medicina classica. Avete forse letto qualche volta sui giornali delle infinite guarigioni ottenute grazie proprio alla medicina omeopatica? Mai! Noi, pazienti omeopatici, ci chiediamo ancora una volta come mai ci siano ancora taluni farmacologi che insistono a spargere tendenziosi allarmismi... "di parte"! Ma quali interessi intercorrono che possano spiegare questo accanito ostracismo ad una Medicina dolce, economica, non violenta e non tossica? Sono a conoscenza costoro che i medici che praticano la Medicina omeopatica sono laureati in Medicina e Chirurgia, specializzati e, talvolta, con più di una laurea? Sono a conoscenza, costoro, che in molti Paesi europei come Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, ecc., questa Medicina non soltanto è riconosciuta ma è anche parzialmente rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale? O ritengono che i loro governanti non abbiano a cuore la salute dei cittadini? Detto questo, il nostro augurio - al contrario di quanto chiede il Professore - è che la Medicina omeopatica sia regolamentata ed al più presto riconosciuta dal SSN (come avvenuto nella Regione Toscana dove, grazie ad una amministrazione sensibile, i cittadini sono riusciti ad ottenere prestazioni di medicina: omeopatica, fitoterapica ed agopuntura nel SSR, integrandole con quella accademica). Ciò ad evitare che improvvisatori e ciarlatani - o persone senza una laurea in medicina, oppure senza conoscenza della materia, pratichino abusivamente questa preziosa e indispensabile terapia senza esserne all'altezza.

Daniela Salvucci
Vicepresidente APO Italia
Associazione Pazienti Omeopatici
www.apoitalia.it

Vaccinarsi o meno? Un'esperienza personale

Copio e incollo una lettera che scrissi in riferimento a miei pensieri ed esperienze personali legate al vaccinarsi. La lettera ha una concezione prettamente non medica, da paziente che osserva, si documenta e ragiona. Segue:
Per 3 anni ho fatto il vaccino anti-influenzale esclusivamente spinto a farlo a seguito della pressione mediatica: dai giornalini come CITY, Leggo, Metro che danno in stazione alle pagine dei quotidiani, l'invito era forte ed evidente, per cui ho deciso di vaccinarmi nel 2005 per la prima volta. Anche perchè avevo un "contratto a progetto" e stupidamente mettevo davanti il "lavoro", la necessità del "lavorare sempre" davanti alla salute, neanche il mio corpo fosse un robot programmato per lavorare sempre... Poi al terzo anno di vaccino anti-infuenzale, nel 2007, ad ottobre sono stato male, cioè dopo averlo fatto un venerdì sera, il lunedì stavo ancora male o meglio niente febbre, nessuna apparente patologia, ma mi sentivo veramente strano, come se... mi avessero "sparato" un virus estraneo nel mio corpo e ne stessi avendo alcuni effetti collaterali come confusione, stanchezza fisica e mentale, pesantezza. Mi sentivo come un malato senza apparente malattia.
Ho allora capito che sul mio corpo non aveva fatto bene assumere il vaccino anti-influenzale e ho deciso di approfondire l'argomento. Mi ha molto fatto riflettere il fatto che in altri paesi come la Germania, l'Inghilterra o la Francia non ci sia questa "campagna mediatica" pro-vaccini come avviene in Italia. Anzi in Francia uno dei principali medicinali anti-influenzali è l'Oscillococcinum un medicinale omeopatico basato su dosi infinitesimali di estratti di anatre che tendono a non ammalarsi mai.
Ho deciso di approfondire l'argomento interessandomi di omeopatia, acquistando libri, richiedendo il parere di amici medici omeopati (dai quali mi sono fatto visitare) e amici farmacisti coetanei. Ritengo che dietro ai vaccini vi siano enormi interessi e che vaccinarsi non significa evitare la malattia visto che il virus può mutare. Ritengo il vaccinarsi, lo dico da paziente e non da medico, una profilassi in buona parte innaturale perchè se ipotizzo che un vent'enne si vaccini per l'anti-influenzale sino ai 70 anni tutti gli anni, mi chiedo... per 50 anni si sarà "sparato" nel sangue virus "attenuati" è un qualcosa di *naturale*? Ritengo oggi esistano metodi di cura alternativi e a mio parere, ripeto il mio è un personale parere da paziente, più efficaci rispetto alle vaccinazioni anti-influenzali. La propoli unita a rimedi erboristici e omeopatici, dietro prescrizione medica, possono curare efficacemente molti malanni di stagione. Quest'anno avevo il "mal di gola", mentre gli altri anni prendevo una o due pasticche e il mal di gola non passava un gran che, quest'anno mi sono rivolto ad una brava omeopata che al sopraggiungere del mal di gola mi ha dato un rimedio calibrato sul mio fisico e in 24 ore era notevolmente attenuato, al terzo giorno di cura non c'era quasi più. L'anno prima sono andato avanti 3 mesi con un mal di gola simile. Dunque ho desiderato approfondire l'argomento per quanto un semplice paziente possa fare, con la sola pretesa di imparare qualche consiglio utile per me stesso. Ognuno è più che logico che segua la sua coscienza se vaccinarsi o meno. Io personalmente credo non farò mai più una vaccinazione anti-influenzale stagionale. Anche perchè ritengo sia innaturale non ammalarsi mai. Lessi tempo fa che nella febbre l'organismo butta fuori tossine che altrimenti negli anni, se uno non si ammalasse mai verrebbero riversate all'interno dell'organismo: in quell'articolo si parlava positivamente di una febbre moderata "stagionale", cioè non come un qualcosa da evitare ad ogni costo per evitare di perdere qualche ora di lavoro. Ritengo appunto che il nostro corpo sia uno strumento altamente perfetto, non una macchina!

Lettera ai genitori sulla "Nuova Influenza"

Il Dott. Eugenio Serravalle, Specialista in Pediatria Preventiva, scrive una lettera informativa ai genitori sull'influenza A/H1N1, valutando l'utilità o meno di sottoporre i propri figli alla vaccinazione.

È importante essere a conoscenza dei dati oggettivi sulla diffusione e presunta gravità e atipicità dell'influenza per poter scegliere in maniera consapevole e responsabile in un contesto - come quello attuale - fortemente condizionato dai mezzi mediatici.

Vi preghiamo pertanto di diffondere questa lettera il più possibile:

*LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"*

Cari genitori,

ogni giorno parliamo della nuova influenza, e mi chiedete se sia utile e sicuro vaccinare i bambini.

La mia risposta è NO! Un 'no' motivato e ponderato, frutto delle analisi delle conoscenze fornite dalla letteratura medica internazionale. Un 'no' controcorrente perché molti organismi pubblici, alcune società scientifiche e i mezzi di comunicazione trasmettono messaggi differenti:
avranno le loro ragioni.

Influenza stagionale e influenza A/H1N1: alcuni dati a confronto

L'epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità: il virus A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea tosse. Non sarà l'unica patologia che colpirà i bambini in questo inverno, e non sarà facile distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi) virus capaci di infettare i bambini. I test rapidi per identificare il virus dell'influenza A hanno poca sensibilità (dal 10 al 60%). Il test quindi non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1.

Sembra però essere un virus molto contagioso, ed è stato dichiarato lo stato di pandemia. La sola parola-pandemia-fa paura. Ma questa definizione è stata appositamente modificata, facendo scomparire il criterio della gravità, cioè della mortalità che la malattia può provocare. La nuova influenza può colpire più persone, pare, ma provoca meno morti di qualunque altra influenza trascorsa. La mortalità, ossia il numero di persone morte rispetto ai casi segnalati, registrata finora nei paesi dove l'A/H1N1 è circolato ampiamente è dello 0,3% in Europa e dello 0,4% negli USA. In realtà potrebbe essere ancora inferiore. Perché generalmente i casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza (e quindi i contagiati possono essere molti di più), ed alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause e non al virus (anche se ad esso viene data la responsabilità).

Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza, se si soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica, di una malattia immunitaria, o se si è anziani.

Le cifre variano in base alla fonte dei dati. Per esempio in Gran Bretagna sono stati registrati 30 morti su centomila casi e negli USA solo 302 su un milione di casi. Nell'inverno australe (che coincide con l'estate in Italia) in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile 128 ed in Nuova Zelanda 16. Quasi alla fine dell'inverno australe, sinora nel mondo intero si sono avuti 2501 decessi. Per fare un paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno "normale" i decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000.

La mortalità per influenza A riguarda prevalentemente persone di età minore di 65 anni, in quanto i soggetti di età superiore sembrano avere un certo grado di protezione, a seguito di epidemie passate dovute a virus simili.

Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda persone sopra i 65 anni di età, l'influenza A colpisce invece prevalentemente persone di età inferiore (solo il 10% dei casi mortali si colloca nella fascia di età sopra i 65 anni). Ma, in numero assoluto, l'influenza A provoca pochi decessi tra i giovani; negli USA ogni anno muoiono per influenza stagionale circa 3600 persone sotto i 65 anni, mentre finora ne sono morte 324 nella stessa fascia di età per influenza A. In Australia ogni anno per l'influenza stagionale muoiono circa 310 persone sotto i di 65 anni. A inverno ormai terminato, ne sono morte 132 per influenza A, di cui circa 119 sotto i 65 anni.

Perchè allora il panico?

Quanto successo nei Paesi dell'Emisfero australe ci rassicura: l'influenza A semplicemente arriva a colpire (leggermente) molte persone. Eppure i mezzi di informazione hanno creato il panico. E' un tipico esempio di "invenzione delle malattie" (disease mongering). Non si tratta della prima volta. Nel 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva previsto fino a sette milioni di morti per l'influenza aviaria. Alla fine i morti furono 262. Si tratto' di un gravissimo errore prognostico?

Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan) l'attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un giro di oltre 10 miliardi di dollari.

I medicinali funzionano?

Non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali, Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia e su individui già ammalati l'azione dimostrata di questi farmaci è di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell'influenza. Né va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito, a cui è stato somministrato l'Oseltamivir contro l'A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.

...E i vaccini?

I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri, ma vengono pubblicizzati, con gran clamore. Basta che il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus) per rendere inefficace il vaccino già messo a punto. Sulla sicurezza sia l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l'Agenzia del farmaco europea (EMEA) dichiarano necessaria un'attenta sorveglianza. Alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati su poche centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni.

Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l'influenza stagionale, sappiamo che ha un'efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è assolutamente inutile nei minori di due anni. Esistono anche dubbi circa la sua efficacia negli adulti e negli anziani.

Non conosciamo la sicurezza del vaccino per l'influenza A, ma ricordiamo che nel 1976 negli USA fu prodotto un vaccino simile, anche allora con una gran fretta per un pericolo di pandemia, ed il risultato fu un'epidemia di reazioni avverse gravi (sindrome di Guillan-Barrè, una malattia neurologica), per cui la campagna di vaccinazione fu subito sospesa. La fretta non è mai utile, tanto più per fermare un'influenza come quella A, la cui mortalità è così bassa. Conviene non ripetere l'errore del 1976.

Un'altra motivazione a favore della vaccinazione è il cercare di ridurre la circolazione del virus A/H1N1 per diminuire le opportunità di ricombinazione con altri sottotipi. Ma attualmente non esistono strumenti o modelli teorici per prevedere una eventuale evoluzione pericolosa del virus. Sul piano teorico, proprio la vaccinazione di massa potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva.

Come curarsi?

Per curare l'influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione, una alimentazione adeguata, una igiene corretta. Non si deve tossire davanti agli altri senza riparare naso e bocca, bisogna evitare di toccarsi il naso, la bocca, gli occhi, facili vie di accesso dei virus, occorre lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone. Non è dimostrato che l'uso di mascherine serva a limitare la propagazione dell'epidemia.

Se decidete comunque per la vaccinazione, vi verrà richiesto di firmare il "consenso informato", una informativa sui rischi. Leggetelo bene, prima di decidere, chiedete informazioni scritte sui benefici e i rischi. Chiedete e chiediamo insieme, per tutti i vaccinati, che sia attivato un programma di sorveglianza attivo, capace davvero di registrare e trattare i gravi problemi di salute che possono presentarsi dopo la vaccinazione. Chiedete e chiediamo che si prevedano risorse economiche per l'indennizzo ai danneggiati.
Chiediamo di non speculare sulla salute e sulla paura.

Dott. Eugenio Serravalle,
Specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura-Patologia Neonatale

Pisa 6 settembre 2009

Articolo di Michel Chossudovsky sul vaccino anti-suina

Un estratto dell'articolo:

D’altro canto, i vaccini proposti, come è stato ampiamente documentato e negato dai governi occidentali, potrebbero risultare in più morti di quelle causate dall’influenza H1N1, secondo quanto confermato dall’Health Protection Agency inglese [agenzia di protezione sanitaria, Ndt]: un avvertimento del fatto che il nuovo vaccino anti-influenza suina sarebbe connesso a una malattia nervosa mortale è stata mandato al governo da neurologi superiori in una lettera confidenziale.
La lettera dall’Agenzia di protezione sanitaria, l’istituto ufficiale che supervisiona la salute pubblica, è trapelata al giornale The Mail on Sunday, portando a richieste di sapere perché l’informazione non è stata data al pubblico prima che la vaccinazione di milioni di persone, bambini inclusi, cominci. La lettera comunica ai neurologi che devono stare in allerta per un aumento di un disturbo cerebrale chiamato sindrome di Guillain-Barré (GBS), che potrebbe essere scatenato dal vaccino.

L'articolo continua qui.

FEBBRE SUINA - VIRUS CREATO IN LABORATORIO?

Un video che pone interessanti interrogativi, per chiedersi se sia o meno il virus stato creato in laboratorio.



Un articolo che avvalora questa ipotesi.

Influenza umana 2: poca chiarezza, molte bugie?

Commenti sulla situazione dell'influenza suina in Messico. Dati del Governo messicano e della OMS.

Pandemia de lucro

Video in lingua spagnola, ma chiarissimo!

David Icke - Vaccino contro l'influenze?

Il video è molto forte in ciò che dice. Comunque è da intendersi come semplice spunto di riflessione.

IL GIALLO DEL VIRUS DELL'INFLUENZA SUINA

Creato in laboratorio da un'errore umano? Servizio del TG1.



Questo video del TG1 è stato rimosso da YouTube. Peccato! Vi inoltro un link generico che accenna ad alcune informazioni alternative sul video.

Allerta della D.ssa Rima Laibow sulle Vaccinazioni contro la Suina - Sub Ita

Sul vaccino anti-influenzale legato al virus H1N1:

Esiste un metodo, denominato Bates che fu il dottore scopritore del sistema, per cercare di vedere bene anche senza occhiali. In riferimento a questo sistema può essere utile informarsi anche grazie alla Wikipedia, per apprendere i pareri discordanti su questo metodo.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito disinformazione.it nel quale è stata predisposta una pagina che include numerosi articoli dedicati a questo metodo.

Il governo Danese

Tempo fa parlai con una italiana che conosce molto bene un'amica danese che le chiese come mai c'erano tutti questi problemi nella politica italiana.

Le disse che da loro non c'erano mai stati problemi del genere, scontri destra-sinistra così evidenti come da noi e che bloccano lo sviluppo dell'intero paese.

Disse che la ricetta base del funzionamento del loro governo, danese, era legata al fatto che i politici potevano svolgere questo mestiere o servizio per lo stato per al massimo 4 anni, dopo di che non potevano più essere parlamentari!

Il parlamento danese, il “Folketing”, ha una camera con 179 membri, eletti per un periodo di 4 anni.

Terminati i 4 anni la persona eletta deve ritornare al precedente lavoro o cercarsene uno nuovo.

In Danimarca è previsto che nel corso della propria vita una persona cambi lavoro circa 5 volte, c'è meno stabilità lavorativa, ma più garanzie dello Stato che paga sussidi per 4 anni dal momento dell'eventuale licenziamento. Ma la loro realtà è diversa, sono meno di 6 milioni.

Al di là di questo, però, la loro politica funziona. E la chiave di tutto è legata al fatto che i politici dopo 4 anni devono andarsene a casa: l'enorme vantaggio di questo aspetto è che la politica viene vissuta come un servizio per il paese, che c'è un continuo riciclo della classe politica, nuovi volti, che non c'è il tempo per creare forti assi di potere e di intrallazzi.

In Italia una cosa del genere? Sarebbe un miraggio? I parlamentari, ben difficilmente voterebbero a favore di una legge che li obbligasse ad andare a casa. E non solleveranno mai un referendum per siffatta legge. Perchè sarebbe la volta buona che molti di loro dovrebbero trovarsi un lavoro e che la politica inizierebbe in questo paese ad essere un servizio per la nazione. Ma quale altro lavoro potrebbero fare? Cos'altro saprebbero fare molti di loro, abituati con stipendi ben superiori ai 10mila euro mensili, quando un operaio ne prende dagli 800 euro ai 1200 circa.

Effetti collaterali della Finasteride

La Finasteride, è un farmaco di sintesi basato su una molecola azosteroide ed utilizzato comunemente contro la calvizia androgenetica. Tale sostanza ha due utilizzi: inizialmente è stato introdotto per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna, alla dose di 5 mg; in seguito è stata commercializzata per la cura dell'alopecia androgenetica, alla dose di 1 mg.

Prodotto dalla Merck, è stato introdotto nel mercato con i nomi di Proscar (5 mg) e Propecia (1 mg), in compresse per l'assunzione per via orale.

Leggere su eventuali effetti collaterali sulla Wikipedia e su questo sito inglese.

Nella trasmissione televisiva MI MANDA RAI 3 parlano di questo farmaco:

   

La mia esperienza Per contrastare la calvizie, personalmente ho fatto uso di Propecia dietro consiglio medico, per circa 40 giorni e ho constatato l'apparire in me di quasi tutti gli effetti collaterali. A seguito della comparsa di questi effetti alquanto anomali, ricordo che andai a ricercare in internet, trovai questi siti e verificai che gli effetti collaterali erano divenuti in me quasi tutti presenti e sospesi immediatamente l'assunzione del medicinale.

Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro

Il cancro, malattia tremenda, mortale. Ma ci è tutto chiaro a riguardo delle varie terapie alternative disponibili? Quali sono gli interessi economici in gioco che ruotano a questa tremenda malattia? Esiste un sito di un'Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro che in numerose pagine svela retroscena, aneddoti, informazioni scioccanti o occultate, nascoste, legate al cancro.

Il sito accenna al tradimento di una certa medicina, che da scienza e arte per curare i malati, si è fatta schiava dell'economia e persegue a volte più interessi di business e sviluppo economico che di terapia e cura della malattia. Segnalo questo sito, certamente da visitare.

Così si brucia un tumore al pancreas in 30 min

Il tumore è "bruciato". In appena trenta minuti, con un ago che buca il tumore e il calore dell'energia elettromagnetica che lo distrugge. Per la prima volta nella letteratura scientifica un intervento eccezionale al Policlinico San Matteo di Pavia, dove in tre sedute con tecnica mini-invasiva è stato trattato e risolto un tumore endocrino del pancreas in un'anziana paziente.

Termoablazione del tumore del pancreas per via percutanea, si chiama in termini tecnici. Ed è la prima volta per via percutanea. Mezz'ora in tutto per guarire dal tumore, grazie ad una tecnica soft. Il tumore, nella donna, aveva raggiunto la dimensione di 2 centimetri ed è stato completamente distrutto. Un nuovo passo avanti nella cura dei tumori. Affariitaliani.it ha intervistato il professor Sandro Rossi, direttore della Struttura di medicina VI ed ecografia interventistica e autore dell'intervento. Pioniere assoluto di questa tecnica, è noto in tutto il mondo.

La differenza rispetto a prima è chiara: "In caso di tumori come questi - spiega Rossi - la cura è rappresentata dall'asportazione chirurgica della testa del pancreas. Con una mortalità del 10-15 per cento. Su cento pazienti ne muoiono 10-15 dopo l'intervento. La termoablazione potrebbe evitare complicanze così gravi. ".


L'ALTA TEMPERATURA RENDE NOCIVE ALCUNE PENTOLE

Breve estratto da www.altroconsumo.it

Le pentole possono essere:

ANTIADERENTI: economiche, facili da pulire e ideali per una cucina veloce, ma le maggiori indiziate rischiose per la salute. Di acciaio, ghisa o alluminio hanno tutte lo stesso fondo in politetrafluoroetilene (PTFE) meglio noto sotto il nome di teflon. Questo strato di rivestimento, se danneggiato o sottoposto alle alte temperature (al di sopra dei 250 gradi), rilascia due sostanze tossiche cancerocegene: l'acido perfluorottanico (PFOA) e il tetrafluoroetilene. Il consiglio è quindi di utilizzare pentole antiaderenti per cucinare pasti veloci e non per esempio come bistecchiera (il fondo si scalda troppo). Per mescolare usate solo cucchiai di legno, perchè quelli metallici graffiano il rivestimento. Per pulirle sono assolutamente sconsigliate le pagliette abrasive, meglio un po' di acqua e detersivo per i piatti. Una volta danneggiata l'integrità della patina di rivestimento, vanno cambiate.

ACCIAIO INOX: sono le più sicure e reagiscono bene alle alte temperature. Sono ottime per cucinare carne e pesce. Possono essere pulite con pagliette metalliche o sostanze abrasive.

RAME STAGNATO: non utilizzare ad alte temperature le padelle in rame stagnato, altrimenti lo stagno inizia a liquefarsi e il rame può entrare in contatto con il cibo. Questa esposizione può provocare diarrea e vomito e a lungo andare essere deleteria per il fegato. Meglio non superare i 250 gradi e stare attenti a non lasciare la padella vuota per lungo tempo sul fuoco, perchè si surriscalda. Non usareper la pulizia spugnette e prodotti abrasivi.

GHISA: come quelle in acciaio, reagiscono bene alle alte temperature. Se il fondo si rovina, sulla sua superficie possono accumularsi residui di cibi bruciati, che sono tossici. Non graffiare.

ALLUMINIO: per fortuna non sono più così diffuse come una volta, l'alluminio è tossico per il sistema nervoso centrale. Si usa però frequentemente, sotto forma di vaschette e fogli, per conservare i cibi: evitate che siano alimenti molto acidi o salati.

LA VIA DEI FARMACI

LA VIA DEI FARMACI 1/6




LA VIA DEI FARMACI 2/6




LA VIA DEI FARMACI 3/6




LA VIA DEI FARMACI 4/6





LA VIA DEI FARMACI 5/6




LA VIA DEI FARMACI 6/6

Wikipedia ha ucciso Encarta


da un'articolo di Zeus News:
Alla fine Microsoft ha dovuto arrendersi: chi è alla ricerca di informazioni su qualunque argomento preferisce fare affidamento a Wikipedia anziché alla blasonata quanto ignorata Encarta, il cui destino è dunque segnato.

Il 31 ottobre 2009 i siti dell'enciclopedia chiuderanno definitivamente(tranne quello giapponese, che resterà online fino al 31 dicembre) male vendite del software cesseranno già a giugno. [continua]

I Fiori di Bach

I Fiori di Bach

I Fiori di Bach sono fiori sponanei individuati negli anni '30 dal Dr.Edward Bach, il medico inglese che ideò il metodo per estrarne l'essenza e diluirla. Tali rimedi sono stati concepiti per favorire l'armonizzazione degli stati emozionali alterati e per facilitare uno stato di benessere e di equilibrio psico-fisico secondo una metodologia naturale.

I Fiori di Bach sono riconosciuti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il Dr. Edward Bach

Il Dr. Bach nasce il 24 settembre 1886 a Mosley, un villaggio in prossimità di Birmingham Lasciò il lavoro presso la fonderia di ottone del padre per dedicarsi agli studi in medicina, laureandosi nel 1912 presso l'University College Hospital di Londra.

Manifesta una certa insoddisfazione per i metodi di cura dell'epoca, troppo incentrati su di una visione fisica e meccanicistica e poco attenti agli aspetti individuali, caratteriali, comportamentali, emotivi dell'essere umano.

Bach osserva che persone affette dallo stesso male possono reagire in modo diverso e viceversa, individui con personalità e tratti caratteriali simili, tendono a reagire allo stesso modo a diverse patologie.

Il suo incarico come assistente batteriologo allo University College Hospital prima e come batteriologo al London Homeopathic Hospital poi, gli permette di identificare 7 gruppi di batteri intestinali da cui ottiene altrettanti nosodi ancora oggi usati in Omeopatia.

L'apprezzamento verso il suo lavoro, rende sempre più numerosi i pazienti che si rivolgono al suo studio in Harley Street.

Tuttavia egli, dotato di lucidità di pensiero, determinazione, generosità, sensibilità e intuititivà, è intento a portare avanti la propria personale ricerca, convinto che in natura ci debbano essere rimedi vitali e innocui in grado di curare l'individuo agendo sulla psiche che, nella sua visione, è la vera causa determinante del sintomo o del disturbo.

E' nei fiori selvatici delle campagne gallesi che trova questi rimedi: i primi tre (Impatiens, Mimulus e Clematis) li identifica nel 1930. E quello stesso anno, intuisce, osservandole, come le gocce di rugiada colpite dal sole si impregnino dell'essenza della pianta su cui giacciono. Proprio da questa intuizione sviluppa il Metodo del Sole per la preparazione delle Tinture Madri.

Si dedica anima e corpo alla ricerca di quella che lui definisce la "Medicina del Futuro" e alla divulgazione delle sue scoperte. Vende tutti i suoi averi per ricavarne il necessario ai suoi studi e spesso offre gratuitamente le sue prestazioni. Nel 1932 completa la serie dei primi 12 fiori che chiama "Guaritori". Tra il 1933 e il 1934 identifica altri 7 rimedi che definisce "Aiutanti". Successivamente trova, anche gli ultimi 19 che definisce più "Spirituali". Inoltre, dovendo preparare la Tintura Madre di Cherry Plum, all'inizio di Primavera, quando ancora il sole non è particolarmente intenso, mette a punto anche il Metodo della Bollitura.

Muore nel sonno il 26 novembre 1936, avendo portato a termine la sua opera di cui ancora oggi possiamo beneficiare.

In questo link vi è un sito interamente dedicato ai Fiori di Bach, comprensivo di un test per valutare il rimedio floreale più adatto in questo momento per ciascuno (visualizzabile solo con Microsoft Internet Explorer).

I Fiori di Bach è possibile ordinarli in quasi tutte le farmacie e in alcune erboristerie. Il loro costo è contenuto, una fiala da 10ml viene circa 7€ o anche meno.

Un altro sito che suggerisco visitare è floriterapia.com, molto complete le descrizioni sui singoli rimedi floreali, veramente splendido!

RITIRATI VACCINI al MERCURIO?

tratto da Mednat.org:

La Merck ammette l'inoculazione del virus del cancro
- La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l'inoculazione del virus del cancro per mezzo dei vaccini.
La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro "The Health Century" a causa dei sui contenuti - l'ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.
Questo filmato contenuto nel documentario "In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism", prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall'esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l'intervista al maggior esperto di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perchè la Merck ha diffuso l'AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo.


Un sito legato a mortalità di bimbi o danni irreversibili legati all'uso di vaccini

Le Iene, su Italia1, per denunciare un problema legato all'energia elettrica, hanno portato alla luce il caso di una famiglia duramente colpita dagli effetti d'uso dei vaccini. 2 dei tre figli sono morti in tenera età e il terzo ha subito gravi danni e oggi è costretto alla carrozzella.

Questo sito non vuole essere allarmistico, ma informativo. Potete visitarlo alla pagina:

http://www.tremante.it

il sottotitolo è "Olocausto causato dalla pratica vaccinale", per una maggiore consapevolezza sulla vaccinazione in età infantile e casi di effetti collaterali, in alcuni casi irreversibili e persistenti.

Industrie farmaceutiche puntano a vaccini per aumento profitti

Articolo di Ben Hirschler e Sam Cage, riportato da Yahoo! e poi rimossa.

I vaccini potrebbero essere la prossima miniera d'oro per le maggiori industrie farmaceutiche.

Il modello tradizionale dei produttori di medicinali è minacciato dalla perdita dell'esclusività da parte di alcuni dei maggiori venditori del settore, e le compagnie stanno cercando di diversificare l'offerta allontanandosi dall'attività principale della prescrizione di farmaci.

"Tutto d'un tratto la 'pecora nera' della famiglia è tornata ad essere molto interessante e questo è dovuto al fatto che vengono a mancare i farmaci provenienti dai canali tradizionali", ha detto Simon Friend, di PricewaterhouseCoopers.

[continua]

Autismo: la causa nei vaccini al mercurio?

Il libro La Prova del Danno - pubblicato da Macro Edizioni nel 2006 - è un'inchiesta giornalistica che indaga i retroscena dell'industria farmaceutica al fine di dimostrare la nocività del mercurio nei vaccini e la correlazione di esso con l’epidemia di autismo che si è verificata negli ultimi anni nelle società occidentali. Negli Stati Uniti quest’opera ha vinto uno dei più prestigiosi premi giornalistici ed ha suscitato un vero polverone per le prove scientifiche e la documentazione che l’autore, già collaboratore del New York Times, ha saputo scovare intervistando una marea di personaggi coinvolti nello scandalo come ricercatori, deputati, genitori, giornalisti, scienziati, medici, funzionari di stato ecc. ... [continua]

L'influenza e l'omeopatia: un approccio differente

Dal sito di Giovanni Angile, ricopio alcune informazioni sull'influenza che, da paziente, condivido pienamente.

L'influenza

È una malattia dovuta a mixovirus di tre tipi (A, B, C) e vari sottotipi (A1, A2, B1, B2 ecc.). Può essere contagiosa e avere carattere d'epidemia. Si presenta con febbre alta, spossatezza e cefalea. Questi sintomi possono accompagnarsi a disturbi dell'apparato respiratorio, quali riniti, faringo-tonsilliti, tracheiti, otiti, bronchiti e disturbi intestinali quali coliti, stipsi, diarrea, crampi. I virus penetrano in tutti noi, dato che sono nell'aria. Perché alcuni si ammalano ed altri no?
Non è il virus, ma l'accumulo di tossine che ci fa ammalare.
Il virus è solo il tramite col quale il corpo tende a depurarsi. Quale mezzo migliore della febbre che brucia tutto?
Col termine "tossine" comprendiamo tutto quello che ci intossica, sia a livello fisico con l'alimentazione, l'aria inquinata, le sostanze velenose con cui entriamo in contatto anche attraverso la cute; sia a livello psichico con lo stress, le difficoltà nei rapporti, all'interno della famiglia, sul lavoro, nella scuola, con gli amici. Tutto questo porta ad una condizione di stanchezza della quale più volte non ci accorgiamo.
Quando siamo stanchi, cosa possiamo fare? Riposare. Il corpo lo fa per noi, ammalandosi, perché sente il bisogno di riposo fisico e psichico.


... prosegue ...

Ricerchiamo allora mezzi sempre più "veloci" per star meglio quali antibiotici, antipiretici, antinfiammatori, cortisonici, vaccini, e non ci accorgiamo che così ci intossichiamo di più e alla fine siamo più spossati giacché i farmaci chimici ci provocano delle complicanze che si possono trasformare in altre malattie.
L'Omeopatia ha invece la possibilità di agire in modo dolce e altrettanto veloce della Medicina tradizionale senza lasciare residui di intossicazione. Ricordo, con piacere, che una volta avevo prescritto Arsenicum Album 30 CH ad un paziente per un'influenza intestinale che si era presentata in forma epidemica nella zona in cui abitava. È guarito dopo due sole somministrazioni e dato che aveva usato solo sei granuli (un tubo ne contiene 80 circa), ha pensato di passare il tubetto di Arsenicum ai suoi amici del vicinato e tutti sono stati subito meglio.