Visualizzazione post con etichetta Francia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Francia. Mostra tutti i post

Il caso di Maxime Beltra di 22 anni

Il padre Frédéric Beltra suggerisce di condividere questo video per suo figlio e noi lo condividiamo. Non perchè non sia importante vaccinarsi, ma perchè morire a 22 anni per ottenere il Green Pass per andare in Grecia, è essere quel caso... rarissimo che comunque conta, ogni persona è importante oppure per l'industria farmaceutica è ammissibile che alcune non lo siano? Non so quanta visibilità i media italiani abbiano dato a questa notizia francese... Maxime Beltra, 22 anni, voleva andare in vacanza in Grecia con un amico, il 26 Luglio alle 14.00 va a vaccinarsi con Pfizer; poco più tardi alle 23.00 muore. Nella notte il papà Frédéric distrutto, prende quel Green Pass e fa questo video, con la speranza che possa fare il giro del mondo. Il profilo facebook e il video del padre sembrano autentici. Naturalmente c'è chi non ritiene valida la correlazione: informazione o disinformazione? I funerali vengono celebrati oggi, il 5 agosto 2021.

 

No a seconda dose Astrazeneca in Francia, il commento del prof. Pregliasco: "EMA pilatesca"

Il prof. Fabrizio Pregliasco commenta la decisione della Francia di sospendere anche la somministrazione della seconda dose AstraZeneca sotto i 55 anni: "Decisioni frutto del pronunciamento 'pilatesco' dell'EMA".

 

Proteste a Marsiglia dopo che la Francia vieta l'idrossiclorochina

    

 Marsiglia, 27 maggio 2020 (askanews) - I residenti protestano fuori dall'Ihu Mediterranée Infection hospital a Marsiglia dopo che la Francia ha vietato le cure con l'idrossiclorochina per i malati di Covid-19. L'istituto guidato dal professore Didier Raoult ha tuttavia annunciato che continuerà i trattamenti sui pazienti più adatti. Dalla scalinata dell'ingresso, che all'inizio della pandemia era piena di persone che venivano qui per farsi testare, esce Martine Broglio. In mano ha i risultati del suo test: negativa al virus. "É una vergogna, questo perché i laboratori si intascano qualche soldo in più. Questo è un laboratorio di guerra e noi siamo coloro che ne portiamo le conseguenze", dice la pensionata, 70 anni. "Mi fido del dottor Raoult. Ha curato diversi miei amici che hanno avuto il coronavirus e ha funzionato molto bene. Ora sono guariti". "É troppo a buon mercato per essere messo in commercio. Ho fiducia nel dottor Raoul", aggiungono la coppia André e Virginie. "Ovviamente gli studi non sono arrivati molto lontano e questo è quello che spaventa gli altri scienziati, perché non ci sono test su molte persone - spiega Yann Ruimy, studente di farmacologia - ma non appena avremo qualcosa che mostra anche dei risultati minimi, dobbiamo utilizzarlo, come se non avessimo nient'altro".