OBBLIGO VACCINALE E GREEN PASS/ “Moro contro Draghi, l’Europa sta con l’ex Dc”

Un'interessante articolo di sussidiario.net che intervista Alessandro Mangia, riporta le seguenti parole:

Ma allora perché il governo ricorre al green pass? Il green pass, che pure ha i suoi problemi di diritto Ue, è un surrogato. Siccome non è possibile vaccinare a forza 60 milioni di persone, le devi portare, in modo indiretto, a volere quello che è bene che vogliano. E cioè con la “spinta gentile” che può diventare un pungiglione. Insomma, con il sistema delle patenti a scalare. Dopodiché, patenti a parte, su singole categorie puoi fare pressione, settore per settore. Perché i medici? Perché il personale scolastico?

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Possiamo abbozzarlo? Questa vicenda ci ha fatto ricordare che ogni libertà può essere oggetto di autorizzazione, laddove questo non sia espressamente vietato dalla Costituzione. Il punto è che se io continuo, passo dopo passo, ad estendere il novero delle limitazioni, fino a svuotare il diritto di circolare o riunirmi se non ho un lasciapassare, alla fine introduco, surrettiziamente, non un obbligo, ma un condizionamento alla vaccinazione. E questo finisce con l’essere una misura equivalente all’obbligo. Per capirci, è come se io fossi proprietario di un appartamento e, un po’ per volta, trasferissi ad altri il diritto di godimento di ogni stanza fino a nemmeno poterci entrare più, in quell’appartamento. A meno che non mi vaccinassi. Le pare normale?

[potete leggere l'articolo integrale su sussidiario.net

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