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Con la spycam dentro Amazon, dove gli operai sono codici a barre

Luigi Franco (Il Fatto) infiltrato in Amazon a Piacenza e ne racconta

Il racconto del giornalista del Fatto Quotidiano che ha pubblicato sul mensile Millennium la sua inchiesta sulle condizioni dei lavoratori Amazon, dove è stato magazziniere presso lo stabilimento di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza.

Driver per Amazon: lavoratori stremati dalle consegne, "Hanno fatto chiudere i piccolini e comandano solo loro".

Chiara Proietti D'Ambra racconta l’estenuante giornata lavorativa di Massimiliano, driver per Amazon.

La storia di Claudio: corriere per Amazon licenziato per aver denunciato le condizioni di lavoro

Claudio, ex corriere per Amazon, viene licenziato per aver denunciato le pessime condizioni igieniche dei furgoni con cui sono costretti a lavorare. Amazon respinge le accuse e declina la responsabilità, addossandola alla cooperativa che gestisce il servizio per suo conto, ma dal sindacato Usb replicano: "Questo sistema di appalti e cooperative serve solo alle grandi aziende per aggirare le regole e non assumersi la responsabilità delle condizioni di lavoro".

Amazon, ex corriere denuncia: “Tre minuti a consegna. Così ho avuto un attacco di panico”

"Correvamo col furgone per nove ore e mezza senza soste per mangiare o per andare in bagno. Se stavi fermo per più di cinque minuti partiva la chiamata di richiamo. Per fare in fretta parcheggiavamo in doppia fila, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, senza badare a nulla".

Editoriale - Informazione Oggi

Informazione Oggi si dissocia da coloro che ritengono agevolare il processo di pace in Ucraina inviando armi: secondo noi l'invio di nuove armi può generare soltanto ulteriore fuoco, un prolungamento della guerra e maggiori danni, morte e massacri ai civili e ai militari di entrambi gli schieramenti. Informazione Oggi si dissocia dal sostenere qualsiasi partecipante di qualsiasi altra guerra, ad esempio Israele-Palestina, perchè nella guerra vengono solo compiuti crimini contro l'umanità.
C'è da chiedersi se Gandhi, per favorire un processo di pacificazione, avrebbe votato per l'invio di armi ad un paese terzo per favorire un processo di pacificazione? Secondo noi, no. La pace è strettamente legata alla non violenza e le armi distribuite possono anche essere usate in modi inopportuni e causare ulteriore morte e distruzione.
Per questo, noi, ci dissociamo da chi ha impugnato questa direzione, perchè nei confronti di una superpotenza dotata della bomba atomica, voler rivaleggiare con delle armi, è non aver presente con chi si ha a che fare. Oppure, avendolo ben presente, dover sottostare ad interessi che hanno nella distribuzione di armi uno scopo non palese. Per cui alcuni di coloro che anni fa dai propri balconi mettevano la bandiera della "Pace", adesso sono favorevoli all'invio di armi. Congratulazioni per la coerenza a costoro.

Segnaliamo ai nostri affezionati lettori che eventuali video non funzionanti sono stati semplicemente bloccati da YouTube (censurati?) o da altre piattaforme di archiviazione e riproduzione video. Al momento della pubblicazione erano dunque perfettamente visibili. Grazie per la comprensione e l'attenzione.

Per un'informazione libera e democratica sarebbe tanto semplice...

Se un prodotto è pubblicizzato dalle tv e stampa che non danno spazio alla libera discussione, basterebbe non comperarlo più per non alimentare i media che non consentono il libero contradditorio. Dunque la pubblicità, i cosìdetti "Suggerimenti per gli acquisti" possono invece diventare la lista dei prodotti da non acquistare per non sostenere i media che non consentono il libero scambio di vedute, il contradditorio, la discussione democratica e libera, come sta avvenendo. Sarebbe tanto semplice...

Informazione Oggi non sostiene il giornalismo privo di contradditorio o con scarso contradditorio, di discussione secondo un'unica visione portato avanti da giornalisti quali Bruno Vespa, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Lucia Annunziata, Enrico Mentana. Giornalismo sarebbe portare alla luce anche le voci minori, i singoli casi di chi la pensa diversamente, non inquadrandoli necessariamente come anomalie, casi di ribelli o rivoltosi, ma cercando di andare a scavare in profondità le ragioni e i perchè dei fatti e delle contraddizioni.

Sosteniamo invece il giornalismo e le opinioni talvolta controcorrente di Maurizio Belpietro, Mario Giordano, Francesco Borgonovo, Daniele Capezzone, Michele Santoro, Massimo Mazzucco, ecc. e di tutti quegli scienziati, ricercatori, avvocati, giornalisti e semplici persone comuni come noi, che si pongono ancora dei perchè di fronte ad una realtà inverosimile da film orwelliano quale quella che ci stanno facendo vivere.