La cecità

Ogni 5 secondi una persona diventa cieca. Ogni minuto la stessa sorte tocca a un bambino. In base alle ultime stime dell’OMS, nel mondo 314 milioni di persone soffrono di handicap visivi gravi. Di queste 45 milioni sono cieche (tra cui 1.4 milioni di bambini) e 269 milioni di persone sono ipovedenti. Tra queste ben 144.9 milioni sono affette da gravi difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che potrebbero, in molti casi, essere corretti con adeguati ausili ottici (ad esempio un paio di occhiali).

Gli difetti refrattivi sono un problema molto grave, soprattutto per i bambini dei PVS che, non potendo seguire adeguatamente le lezioni scolastiche, vengono spesso considerati dagli insegnanti e dai compagni come bambini affetti da ritardo mentale e, quindi, emarginati.

Il 90% delle persone non vedenti vive nei PVS dove, a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie e socio economiche (malnutrizione, malattie, mancanza di medicine e di cure adeguate), una persona ha una probabilità dieci volte superiore di perdere la vista rispetto a chi vive nei Paesi industrializzati. Nei paesi del Sud del mondo il fardello della cecità impedisce a milioni di uomini, donne e bambini di lavorare o di andare a scuola. Essere cieco in un Paese povero del mondo significa, troppo spesso, essere condannato all'emarginazione, alla povertà e, a causa della riduzione dell'aspettativa di vita (un terzo in meno rispetto ad una persona vedente), alla morte.

Eppure, l’80% dei casi cecità potrebbe essere evitato, attuando programmi di prevenzione e di cura, con notevoli vantaggi per la qualità di vita della popolazione disabile o a rischio di disabilità e con minori costi in termini sociali ed economici per la società. Proprio in questo campo si concentrano le attività che CBM, quotidianamente, realizza nei PVS per combattere le patologie che portano alla cecità: la cataratta, il glaucoma, il tracoma, la cecità infantile, l'ipovisione.

Per ulteriori informazioni visitare il sito di CBM Italia.