Un report statunitense racconta le condizioni disumane di migliaia di lavoratori asiatici. Schiavizzati per assemblare mouse e console.
Alla factory KYE si assembla ogni giorno - anche sette giorni su sette - una gran quantità di prodotti informatici d'uso comune. Dal mouse alla webcam fino all'hardware della console Xbox. Un buon numero di aziende estere fa attualmente capo alla produzione cinese: Microsoft è in testa con una quota del 30 per cento del totale, seguita a ruota da vendor come Best Buy, Hewlett Packard, Samsung, Acer e Logitech, Apple.
Produzione che viene assegnata dai responsabili aziendali a comuni ragazzi cinesi, di età compresa tra i 14 e i 25 anni. L'orario di lavoro è massacrante, dalle 7.45 di mattina alle 11 circa di sera; il salario ridotto ai minimi termini, 65 centesimi l'ora che diventano 52 centesimi con la detrazione del pranzo. Un gruppo di 20 o 30 lavoratori deve completare 2mila mouse di Microsoft in circa 12 ore.
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