Il lavoro nel mondo IT: un articolo di Cubasia

Suggerisco di leggere questo articolo di Giuseppe Cubasia, che evidenzia come noi informatici non si disponga di una specifica categoria che ci consenta una maggiore qualificazione. Intendo dire che nessuno senza una laurea in medicina e chirurgia, potrebbe operare, ma chiunque senza alcun titolo può fare l'informatico, con risultati certamente positivi per l'occupazione, meno positivi per chi ha studiato tanti anni e si trova in un ambiente di stipendi rosicati a causa del fatto che un mare di persone si occupano di suddetto ambito informatico; se chiunque potesse liberamente fare il chirurgo... si comprometterebbe la salute delle persone e questo non è concepibile, ma anche si deprezzerebbe il loro lavoro. Lo stesso avviene anche in ambito informatico. Difficile trovare regole, identificarne. Può essere utile però leggere saltuariamente artcoli di esperti che trattino l'argomento.

Pm10, inceneritori, nanoparticelle e microparticelle

Dagli inceneritori vengono emesse nano-particelle, noi fermiamo il traffico in base alle particelle pm10. Informazioni sulle particelle PM10 si trovano anche qui. Ora, con le nano tecnologie e i moderni microscopi, hanno scoperto le microparticelle, che possono causare danni ben più gravi alla salute umana. Vi sono scienziati che cercano di dirlo, affermano la pericolosità della produzione di queste particelle che un tempo non venivano prodotte in natura in quanto non si portavano a temperature così elevate i materiali da distruggere, in fusione.

Nanodiagnostics del professor Montanari.

Dal sito internet, blog del prof. Montanari:

Egregio Dott. Montanari,

ho lavorato per anni per una ditta che fa installazioni e manutenzioni di analizzatori di gas comprese le nanoparticelle. Il lavoro è molto interessante ed a me piaceva molto ma il disgusto nel verificare che le priorità sono indirizzate al risparmio e non al corretto funzionamento delle macchine mi ha fatto desistere dal continuare questo lavoro.Quasi nessuno fa le tarature giornaliere degli strumenti tramite le bombole di gas noto, quasi nessuno ha il gas divider o si fa fare le curve di taratura degli strumenti.Spesso le analisi vengono falsate da diluizioni con azoto o altro gas equivalente a zero.Chi dovrebbe controllare che gli strumenti siano controllati?C'è un'azienda che immette in aria un gas che scioglie l'acciaio ma le centraline che inviano i dati alla ASL in tempo reale sono "taroccate"....è scandaloso So che lei non ne è responsabile di tutto ciò però vista la sensibilità e la cultura ho posto a lei queste domande.La ringrazio per l'attenzione

Distinti Saluti

Davide


Altre informazioni a riguardo si possono trovare sul blog di Gianluca Pistore.

E sul sito di Beppe Grillo.

Queste particelle possono venire inalate, possono essere di ferro, entrare anche nelle cellule, nella cellula uovo, negli spermatozoi, ecc. e possono depositarsi negli organi umani quali cervello, reni, fegato, pancreas e causare tumori. Esiste un documento degli Stati Uniti già del 1978 che afferma queste informazioni, ma che è stato fatto sparire, afferma il prof.Montanari. Inoltre ricorda che aveva predetto che dopo il crollo delle Torri Gemelle vi sarebbero state moltissime persone che avrebbero accusato sintomi analoghi a quelli legati alle nanoparticelle da inceneritori e nessuno credette loro. Da oltre 100mila persone, stimarono in circa 400mila persone, afferma il professore, coloro che accusavano sintomi particolari già nel 2004, da imputarsi al crollo delle torri. Ma ad oggi, ricorda, non ci sono metodi per depurare il sangue da queste nanoparticelle.

Intervista al professore.

Intervista di City.it

Allego un'interessante intervista del giornale cartaceo gratuito City inerente l'integrazione di bambini e ragazzi non italiani nelle nostre scuole; ritengo sia importante questa lettura e condivido questo punto di vista, segue:

Professoressa Guarnieri, è lo stessa cosa insegnare a bimbi solo italiani o ad alunni di nazionalità diverse?

Cambia molto, soprattutto se i bambini non sanno parlare bene l’italiano! Noi abbiamo dovuto rivoluzionare l’insegnamento.

Montespertoli è un comune della provincia fiorentina, non una grande città. Quanti stranieri per classe avete?

Almeno quattro. E sono sempre più numerosi. A volte arrivano in prima media che non sanno una parola d’italiano.

E voi cosa fate?

Abbiamo attivato dei laboratori misti. Nelle ore “operative”, disegno, ginnastica, musica, cerchiamo di lasciarli in classe. Quando ci sono italiano, storia, tutte quelle materie che non possono seguire se non sanno la nostra lingua, li portiamo a fare i corsi L2. Per un’ora al giorno.

Cosa significa corsi L2?

Per l’apprendimento della seconda lingua, che nel caso di una ragazzina cinese, per esempio, è proprio l’italiano. Il metodo di insegnamento è diverso: i bimbi sanno già parlare e scrivere, ma in arabo, in polacco o in filippino. Noi, allora, insegniamo loro l’italiano trasversale.

Italiano trasversale? Cos’è?

Una lingua che si impara “facendola”. Iniziamo, ad esempio, facendo misurare loro un quadrato: mostriamo cosa significa “più lungo” o “più corto”. Da lì i bimbi capiscono anche cos’è un piano. Dal piano si passa ad “aeroplano”, un mezzo che vola sul piano...

Andate per associazioni, insomma.

Sì, è così i ragazzi imparano a farlo anche da soli con le parole nuove. Che so: plani-sfero.

Non sarebbe più semplice metterli in classe separate di inserimento, come dice la Lega?

No, guardi. Intanto i bimbi polacchi, cinesi o marocchini hanno problemi diversi con la lingua. E poi i laboratori funzionano perché sono misti e il resto del tempo i bimbi lo passano in classe. Imparano dai loro compagni, con cui devono parlare quotidianamente.

Quanto tempo ci vuole perché possano interagire normalmente con gli altri?

Se partono da zero, con il metodo che abbiamo sviluppato in 10 anni di sperimentazione e aggiornamento, ci vuole il primo quadrimestre. È chiaro che ci aiuta tantissimo l’inserimento nella classe: è la classe che insegna al bambino.

Per i bambini stranieri è meglio così. Ma gli italiani non imparerebbero di più da soli?

La convivenza è un’opportunità anche per i bimbi italiani. Diventano più umani, tolleranti e collaborativi. È uno scambio alla pari. E viaggiano stando fermi: i ragazzi che vengono qui ci danno la possibilità di conoscere il mondo. È un modo per abbattere le frontiere.

Ok, è una crescita dal un punto di vista umano. E le nozioni?

Non solo: anche per i contenuti. Ho cambiato completamente il modo di insegnare la geografia, per esempio. Adesso, in prima, partiamo dal mondo: non dall’Italia. E i bimbo stranieri raccontano il loro Paese.

Funziona meglio?

Sì, perché è apprendimento vissuto. Mohammed, per esempio, spiegò che Gibilterra in arabo significa il promontorio di Tariq, dal nome di un condottiero. Un ragazzino commentò: “Siamo fortunati ad averlo in classe, ci spiega quello che sui libri non c’è: così la geografia è ganza!”.

Cosa fate quando i bimbi si portano dietro concezioni sbagliate?

Li educhiamo, come con gli altri. C’era un bimbo albanese che diceva alla sorella: “Schiava, portami la cartella”, perché era femmina. Abbiamo lavorato con tutti e due sulla parità, il senso dei diritti e dei doveri.

Nessuno sconto, quindi?

No, il pietismo fa male. Dobbiamo educare i ragazzi, non insegnare loro ad avere tutto senza dare niente.

Secondo lei di cosa ha bisogno la scuola per funzionare meglio?

Di meno discorsi e di più soldi. Ora i laboratori li facciamo perché li finanziano gli enti locali e l’istitutoo. E il materiale didattico spesso lo pago io. Non è giusto.

Per non favorire i virus influenzali

Ho già espresso in altro mio post il mio personale punto di vista sui vaccini antifluenzali. E' di oggi la notizia sui giornali, che comunque, delle semplici precauzioni, possono aiutare a ridurre la probabilità di ammalarsi della classica influenza stagionale e patologie ad essa connesse.

In particolare, secondo Vittorio Demicheli, direttore dell'assessorato alla Tutela della salute e sanità, è opportuno lavarsi frequentemente le mani, avere una buona igene respiratoria, consumare con regolarità un'abbondante quantità di frutta e verdura, evitare i luoghi troppo affollati, utilizzare un abbigliamento idoneo per la temperatura esterna. "Questi piccoli accorgimenti", ha spiegato, "possono ridurre di molto non soltanto la trasmissione del virus influenzale, ma anche tutte le malattie da raffreddamento in generale".

Carlo Rubbia: una società senza petrolio

Il premio Nobel Carlo Rubbia parla del futuro delle fonti energetiche e di come sia necessario pensare ad una società senza petrolio.

Le repressioni, morti e torture in Russia dal 1918 (Lidija Golovkova)

I primi campi di concentramento risalgono al 1918 e la repressione sovietica ebbe inizio già all'indomani della rivoluzione. Dopo una ricerca ventennale, la storica dell'Università ortodossa umanistica di Mosca Lidija Golovkova ritrova numerosi reperti, informazioni che inquadrano nomi e volti di un'ideologia che ha insanguinato la ex Unione Sovietica già molto tempo prima delle "purghe Staliniane".

La ricercatrice Golovkova, collaborando con studiosi dell'associazione Memorial, sfata l'idea che il terrore sia stato da attribuire solo a Stalin e afferma essere nato con la stessa Rivoluzione: "I primi campi di concentramento furono aperti a Mosca nel 1918, nei monasteri di San Giovanni, di Andronico e del Salvatore Nuovo". A confermarlo sono fotografie di fosse comuni pubblicate su uno degli ultimi numeri di "La Nuova Europa", rivista internazionale di cultura edita da Russia Cristiana.

Afferma la Golovkova: "Il 30 marzo del 1918, la Ceka, cioè la polizia segreta creata da Lenin, occupò l'edificio della compagnia assicurativa Ancora in piazza Lubjanka a Mosca. Diventò noto come "la nave della morte" ed era rarissimo che qualcuno riuscisse a venirne fuori vivo. Una direttiva del Partito comunista del 1918 conferma la "necessità" del terrore contro i nemici di classe".

Continua affermando che "Alla fine del 1918, a Mosca le esecuzioni avvenivano dovunque, nei sotterranei di carceri e monasteri, nelle chiese, nei cortili, nei parchi e nei cimiteri urbani. Perfino all'interno del Cremlino. Solo a Mosca, tra il 1918 e il 1928 furono istituite oltre 40 prigioni. A noi risultano 11 campi di sterminio creati in città tra il 1918 al 1922: vi perirono in maggioranza giovani. Stalin continuò di fatto ciò che Lenin aveva iniziato.".

Il dittatore riuscì a compiere azioni criminali assai peggiori: nel biennio 1937-38 secondo i dati ufficiali nelle repressioni sovietiche furono fucilate circa 880mila persone di cui oltre 750 mila in quei due anni. "Ma queste cifre sono anche incomplete, molte vittime non sono state registrate perchè eliminate con la "procedura speciale", senza nessun atto giudiziario".

Molte delle persone poi uccise vennero recluse in un carcere politico segreto con il nome di Suchanovka, nascosto nell'eremo di Santa Caterina vicino a Mosca. Era conosciuto come la "Dacia delle torture ed i sovietici hanno anticipato alcune modalità naziste, come l'eliminazione dei mutilati o dei sordomuti. I condannati venivano chiusi in furgoni, chiamati "camere a gas" e venivano soffocati deviando all'interno i fumi del tubo di scappamento".

Una costante del terrore rosso è stata la ferocia contro i credenti. Il poligono di Butovo, alla periferia di Mosca, è stato ribattezzato "il Golgotha Russo". Qui sono stati ritrovati i corpi di circa mille religiosi: "Dopo le purghe dei nemici politici, la Chiesa era rimasta l'unico avversario. Ma sebbe il regime avesse decretato che il nome di Dio doveva essere dimenticato in tutta l'URSS, il censimento del 1937 dimostrò che il 57% dei rispondenti si professava ortodosso. Così, nel 1937 cominciò una nuova ondata persecutoria: su 78 mila chiese aperte prima della rivoluzione, all'inizio della guerra ne rimanevano 400, secondo alcune fonti 150".

Oggi, sono stati catalogati almeno 800 siti di morte in tutta la Russia. Ma solo in pochissimi casi è stato possibile custodirne il ricordo: la sera stessa delle fucilazioni, un bulldozer ricopriva i corpi con uno strato di terra, come testimonia l'associazione Memorial. Solo alla fine del 1991 dagli archivi segreti spuntarono i sinistri "Libri delle fucilazioni". Ma la sensazione è di un quadro tutt'altro che completo.

Fonti: Famiglia Cristiana, ICN-News, Memorial (segnalo che il contatore delle visite al sito di quest'associazione è bassissimo, solo 80 mila visite ad agosto 2008, per un problema colossale che ha interessato milioni di persone!).

L'inceneritore di Forlì e malattia di un bambino

La storia di una mamma e del suo bambino. Analisi del sangue preoccupanti a ridosso di due impianti. Trasmissione Exit del 5 maggio trasmessa su LA7.



Masaru Emoto

Masaru Emoto ha fotografato migliaia di cristalli d'acqua nel corso degli anni in cui ha condotto la sua ricerca, eppure ben pochi sono stati belli e ricchi di vita come quelli formati dalle parole "amore" e "gratitudine". In questo testo, il dottor Emoto intende dimostrare come il ruolo del tutto unico dell'acqua nel trasportare la vibrazione naturale di queste parole possa aiutare le persone ad accogliere il cambiamento e a vivere una vita più positiva e felice. Il dottor Emoto esplora anche il significato delle parole e del linguaggio, le loro origini e il loro impatto sull'acqua. Introduce e spiega il concetto-chiave di risonanza, il veicolo attraverso cui viene trasmessa l'energia della forza vitale.

EMOTO MASARU - IL MIRACOLO DELL'ACQUA POSITIVA
Genere: Libri
Editore: IL PUNTO D'INCONTRO
Pubblicazione: 11/2007 - Numero di pagine: 125
Prezzo: € 12,90 - EAN: 9788880935605



Aiuta Camilla

Ciao, poche parole di introduzione... leggete solo le righe riportate oppure visitate il sito http://www.aiutacamilla.it/

Si tratta della nipotina di un collega di lavoro, Andrea, che lavora in Bedizzole (Brescia).

Ecco la sua e-mail (non è una catena di Sant'Antonio visto che è un collega di lavoro).

Ciao sono Camilla,

una bellissima bambina nata il 27/01/07 a Desenzano del Garda (BS) con taglio cesareo perché alla mia mamma si era rotta la placenta e quindi otto ore dopo, il medico ha deciso di farmi venire alla luce.

Adesso vi racconto la mia storia.

Alla nascita pesavo 3kg. e 280gr. Trascorsi i primi 3 giorni di ricovero, mi hanno trattenuta in ospedale per altri 4 a causa di un calo fisiologico superiore alla norma ed anche perché mi hanno riscontrato l'encefalo piccolo.
Dopo una serie di accertamenti, mi hanno finalmente lasciata andare a casa dicendomi: "tutto bene!!??" "Stai benissimo.....!!".

Arrivati a casa continuavo a piangere, giorno e notte, mangiavo e crescevo pochissimo. La mia mamma e il mio papà decidono allora di consultare alcuni pediatri e poi di ricoverarmi in Ospedali specializzati. Ancora una volta mi sono sentita dire che erano semplici coliche e che probabilmente ero una bambina capricciosa . Dovevano avere pazienza e aspettare che crescessi.

A 5 mesi pesavo solo 4kg scarsi in quanto non riuscivo a bere alcun tipo di latte. Finalmente ho provato quello antireflusso che mi ha fatto stare un po' meglio; infatti piangevo un po' meno ma non crescevo comunque!!!

A maggio, durante un week-end dai nonni con la mamma, a causa di una febbriciattola , vengo portata da un nuovo pediatra, il quale nel visitarmi nota che la mia crescita non è normale , in quanto non ho una postura corretta, non afferro gli oggetti e non controllo la posizione della testa. Qualcosa non era come doveva essere.

Consiglia una visita dall'ennesimo specialista e dice alla mamma di portarmi da un Neuro psichiatra Infantile.

In questo momento la mamma e il papà apprendono la tragica notizia: soffro di un ritardo psico motorio e ho una tetra paresi spastica con ipertono muscolare.
Se non interverranno al più presto per trovare una soluzione io sarò destinata a trascorre il resto della mia vita inferma su di una sedia a rotelle.

Abbiamo già consultato tutti gli specialisti possibili e girato per gli ospedali che si occupano di questo tipo di problema. Non abbiamo avuto nessuna risposta !!??
Nessuno mi sa dire perché mi trovo in questa situazione, nessuno mi dice perché io non ho la possibilità di essere una bambina come tante altre, una di quelle bambine che può vedere i propri genitori esplodere di gioia quando compie i primi passi e vederli commuovere, quando per la prima volta, pronuncia il loro nome ...

Oggi ho 15 mesi, peso solo 7 kg. non sto seduta, non reggo il capo, non riesco ad afferrare gli oggetti e non cammino. Sono anche stanca e impaurita al pensiero di
dover affrontare altri innumerevoli esami.. mi hanno prelevato il sangue da tutte le parti, mi hanno fatto degli esami dolorosissimi ... Ma non sono serviti a nulla ...
Adesso sono in cura all'Ospedale Besta di Milano, dove mi hanno già detto che probabilmente non troveranno le cause del mio problema e cosa peggiore non esistono cure.

Oggi, a distanza di tempo, è arrivata una speranza dagli Stati Uniti, all' OCEAN HYPERBARIC NEUROLOGIC CENTER a Lauderdale by the SEA in FLORIDA dove viene praticata una cura che si chiama Ossigeno Terapia associata ad una Terapia Pediatrica Intensiva (www.therapies4kids.com). Questa consiste in una terapia che va a stimolare e risvegliare le cellule atrofizzate o addormentate (1 o 2 ore al giorno per 5 giorni la settimana), che associata alla fisioterapia fatta a tempo pieno (4 ore al giorno per 5 giorni la settimana), dà dei miglioramenti notevoli nei casi come il mio...

Il problema più grande è che per sottoporsi a questo tipo di cure occorrono tanti tanti soldi, circa *18.000$ al mese*.

Il tempo della cura è indefinito perché se avrò dei benefici dovrò continuare fino a che non raggiungerò il massimo delle mie possibilità di recupero.
Vi prego aiutatemi affinché io possa realizzare il mio sogno insieme alla mamma e al papà. Voglio provare ad essere una bambina come le altre, capace di rincorrere una palla, raccoglierla, per poi donarvi il mio dolcissimo sorriso.

Un bacione e grazie.

Camilla Iannaccone

L'AMALGAMA: IL DENTE AVVELENATO di Sabrina Giannini

Questo il titolo di un famosissimo servizio di Report, la trasmissione diretta da Milena Gabanelli su Rai3. Il problema? L'amalgama, ovvero otturazioni realizzate per otturazioni di carie che rilasciano mercurio.


Dal sito internet di Report:
"Uno dei principali ingredienti dell'amalgama dentario è il mercurio. Cinque anni fa Report scoprì che esiste una ricca bibliografia tossicologica che evidenzia l'associazione tra il mercurio e una serie di disturbi che colpiscono soprattutto il sistema immunitario. Per approfondire l'inchiesta arrivammo fino in Svezia dove del problema se ne occupano da vent'anni. Nella "Clinica dell'amalgama" a Uppsala migliaia di persone malate di sindrome da stanchezza cronica, cuore, artrite reumatoide, sclerosi multipla e altri disturbi, trovano la soluzione con la semplice rimozione delle otturazioni in amalgama.

Dopo la nostra inchiesta, l'associazione dei dentisti italiani chiese al Consiglio Superiore della Sanità un parere al fine di ottenere dalla Rai una rettifica. La commissione appositamente istituita concluse in modo cauto, ma non escluse la tossicità dell'amalgama contenente mercurio. Oggi il Ministero della Salute ha emesso un decreto che pone severe regole al suo uso. Noi siamo andati a vedere qual è la rimozione ideale da fare, come scoprire se si è allergici e abbiamo trovato diversi casi di intolleranza risolti con la rimozione dell'amalgama.".

Mutui banche! Poca trasparenza!

Sto leggendo un'indagine di www.altroconsumo.it ed in particolare del suo inserto Soldi & Diritti. Ricordo quando andai a chiedere in qualche banca informazioni per attivare un mutuo casa. Quanta superficialità! Le cifre, in genere, scritte rapidamente, male, a penna, con schemini riassuntivi tutt'altro che esaustivi e non chiarissimi. L'atteggiamento era comune a più banche.

Cosa si legge da questo rapporto di Altroconsumo che ha effettuato un'indagine presentandosi a 168 sportelli in Italia? Che c'è poca trasparenza, scrive infatti l'Associazione "Altro che trasparenza, le banche hanno tutto l'interesse ad intorpidire le acque". A cosa si riferisce? Al fatto che sarebbe un gioco da bambini confrontare le diverse offerte di mutuo se, entrando in un'agenzia, avessimo in mano pochi dati chiari, univoci, confrontabili, esaustivi.

In realtà questo strumento esiste ed in altri stati europei viene rilasciato a dovere. Da noi il dovere ci sarebbe, ma evidentemente prevale il mantenere il cliente all'oscuro dei dettagli sul suo mutuo... non su noccioline! L'Esis è uno strumento fondamentale per poter comparare con facilità le offerte delle varie banche, in Italia ed in tutta l'Unione Europea. E' un modello standard a livello comunitario, cioè le voci sono sempre quelle all'interno dell'Unione Europea. Altroconsumo ricorda che nel caso il cui una banca ve lo rilasciasse, il primo parametro da controllare è l'ISC, ovvero l'indicatore sintetico del costo di finanziamento ovvero il TAEG del mutuo, cioè un dato che comprende le spese di istruttoria, le spese di interessi, l'assicurazione: affiancando i vari ESIS dei vari istituti che vi verranno rilasciati , confrontando questo parametro ISC sarebbe assai semplice valutare il mutuo più conveniente. Peccato che numerose banche non rilascino con facilità questo stampato sintetico di nome Esis relativo al mutuo che andreste ad attivare, del resto non c'è alcuna legge che obbliga gli istituti a consegnarvi questo modello!

Vaccinazioni, vaccini anti-influenzali e virus influenzali?

Mi chiedo... ma è così naturale vaccinarsi?

Questo mio post non vuole essere di tipo medico, visto che non lo sono, ma che sono un paziente e vuole essere un'esperienza personale sui vaccini. Mi sono reso conto che negli ultimi 3 anni il vaccino contro l'influenza stagionale, che prima non avevo mai assunto, non mi ha portato benefici, anzi. E' stato come iniettarmi un virus... e avere diversi effetti collaterali a seguito dell'iniziezione che avrebbe dovuto essere anti-influenzale.

Mi sono chiesto se sia naturale iniettarsi dei virus e aspettare... ho constatato che in questi tre inverni mi sono comunque ammalato o meglio... non ho avuto la crisi della settimana di febbre, ma qualcosa che ritengo peggiore, cioè come una "malattia" durata uno o due mesi, un malessere generale, una stanchezza, difficoltà di concentrazione, nausea, giramenti di testa. Come se la malattia non si fosse sfogata in una febbre, in un'influenza, ma fosse perdurata per un paio di mesi; come se si riversasse verso l'interno dell'organismo invece che all'esterno tramite il fenomeno della febbre.

Ho svolto ricerche in internet e ho trovato questo sito e i seguenti due post:

» Influenza aviaria. Testimonianza di una persona sopravvissuta alla Spagnola del 1918. Il messaggio: se resistete al terrorismo mediatico avrete ottime possibilità che non vi accada niente.

» Le vaccinazioni: una bomba a orologeria?

Senza voler credere in modo assoluto e fideistico ad ogni riga di quel sito, certe informazioni, fanno comunque riflettere.

Omeopatia, cultura medica popolare

Vorrei condividere con voi questo brano tratto da: http://www.mednat.org/cure_natur/omeopatia_comeprodotti.htm

Scritto nel 1787, ma quando mai attuale nei confronti della medicina e della somministrazione di farmaci in massa (senza voler generalizzare, ma ad esempio i vaccini sui quali oggi c'è una più profonda consapevolezza).

"Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone,
e la negazione di uguali privilegi alle altre “arti”, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica".
(By Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA - 17 Sett 1787)

L'auto che va ad acqua

L'auto che va ad acqua? Si può fare!

Motore elettrico, con 1 litro è possibile viaggiare per un'ora alla velocità di 50km/h. Chiesto il brevetto per avviare lo sviluppo.

OSAKA - Ah se le auto potessero viaggiare ad acqua invece che a benzina benzina! In molti ci hanno pensato, specie di questi tempi, con i prezzi dei carburanti schizzati a livelli sempre più alti. Detto e fatto. La società giapponese Genepax ha depositato la domanda per ottenere il brevetto di un motore elettrico alimentato ad acqua... [continua]





AMBIENTE ED ENERGIE ALTERNATIVE

EOLO CAR: LA MACCHINA CHE FUNZIONA AD ARIA COMPRESSA - SERVIZIO DI RAI3



LA GUERRA DEL PETROLIO



LA FINE DEL PETROLIO?



SI PUO' CREARE ENERGIA STAZIONARIA?



LA PILA INFINITA?

LE BUGIE SULL'ISLAM

In quest'articolo vengono spiegati chiaramente dieci punti nei quali si evince che Maometto non ha dato una visione oscurantista della religione. Ma ci sono suoi seguaci che manipolano il messaggio del profeta.

Ecco dieci passaggi-chiave del credo musulmano applicati in modo fuorviante dagli integralisti per conseguire obiettivi politici: vogliono tornare alle origini dell'islam, seguendo alla lettera i precetti indicati da Maometto. Non accettano la democrazia e le libertà, pretendono l'instaurazione dello Stato islamico e l'applicazione, rigorosa, della Sharia. Pensano che le donne siano inferiori agli uomini e che tra i doveri dei musulmani, schiavi di Allah, rientri quello di combattere gli infedeli. Sono persuasi che questa sia la Via indicata dal Profeta. Ma è davvero cosi'? Davvero Maometto proponeva una visione oscurantista e intollerante della religione? Diversi teologi, pensatori e storici dell'islam oggi rispondono di no e dimostrano come molte delle convinzioni musulmane piu' radicali traggano origine da falsi miti e da interpretazioni parziali o arbitrarie. Sono persuasi che l'essenza dei problemi dell'islam derivino non dal messaggio di Maometto in sè, ma dal fatto che esso sia stato applicato in modo fuorviante, perseguendo interessi politici, logiche di potere e necessità sociali che nulla hanno a che vedere con la fede. Sono persuasi che, nella storia dei musulmani, la religione sia stata usata prevalentemente quale strumento di legittimazione a governare, anzichè quale fonte di elevazione individuale, come auspicava lo stesso Maometto. Il loro è un discorso articolato, frutto di studi decennali: di seguito esaminiamo dieci delle credenze piu' diffuse tra gli integralisti.


1) "Islam significa rassegnazione e sottomissione". "Submission" era il titolo del film di Theo Van Gogh, il regista olandese assassinato da un fondamentalista. Ma, come spiega uno dei piu' grandi arabisti europei, Sergio Noja Noseda, la parola islam vuol dire donare se stesso alla volontà di Dio, mentre per l'espressione che spesso le viene attribuita, quella di rassegnazione fiduciosa, esiste un altro vocabolo. Musulmano non significa "sottomesso" ma "oblato", ovvero di colui che segue le regole di un ordine religioso.


2) "Il Corano impone la creazione di uno Stato islamico". E' l'ossessione dei fondamentalisti islamici. Eppure Maometto, sebbene sia stato il capo supremo dei primi musulmani e, nell'era di Medina, abbia indicato le tre regole che regolavano la vita comunitaria (solidarietà di tutti i membri, sostegno al capo, decisioni con il consenso), non accenna mai alla creazione di uno Stato islamico. L'ex ministro dell'istruzione tunisino Mohamed Charfi spiega che il Corano non fornisce alcuna indicazione nè allude alle modalità per designare i governanti nè di controllarli e di destituirli. Anzi, nell'unico versetto che affronta indirettamente questo aspetto, Maometto distingue chiaramente l'obbedienza al Profeta da quella all'emiro, al governatore civile o militare (ovvero all'epoca ai capi tribu' convertiti all'islam. Il versetto 59 del capitolo IV recita infatti: "Credenti! Obbedite a Dio, obbedite al Profeta e a coloro tra voi che esercitano l'autorità". La sottomissione a Dio e al Profeta ha chiaramente una connotazione religiosa, mentre quella ai governanti è consigliata per evitare l'anarchia. Di certo Maometto era interessato a diffondere il messaggio religioso, non a esercitare il potere temporale.


3) "Fu Maometto a volere la creazione del califfato". Fino al 1924 il califfo era il leader dei credenti e, al tempo stesso, la massima autorità politica, una sorta di imperatore musulmano. Oggi il califfato non esiste piu', ma nei testi scolastici continua ad essere esaltato ed è rimpianto dai fondamentalisti. Tuttavia nel Corano si indicano come califfi solo due figure bibliche, Adamo e Davide. Lo stesso Maometto non si è mai presentato come califfo, non si è mai attribuito il titolo di re o emiro, né ha indicato che i suoi successori dovessere essere considerati tali. A dire il vero - citiamo ancora Mohammed Charfi - Maometto non ha mai indicato che ci dovessero essere degli eredi, forse perchè riteneva che il suo potere dovesse cessare con la sua scomparsa. Il titolo di califfo venne introdotto dopo la morte del Profeta da coloro che si arrogano il diritto di continuare l'opera. Dapprima da Abu Bakr e poi da Omar e da Uthmar, che con il tempo ne sacralizzarono la valenza, nel senso di "colui che prende il posto" del Profeta e infine di "califfo di Dio", "luce di Dio", "ombra di Dio". Le loro intenzioni non erano religiose, bensi' squisitamente politiche: che in un'epoca di furibonde rivalità tribali, l'affiliazione divina era necessaria per legittimare il proprio potere e reprimere ogni forma di opposizione.


4) "I musulmani sono obbligati a condurre la Guerra Santa (Jihad) e dunque a diffondere la fede con la forza". Dall'11 settembre la parola "Jihad" terrorizza gli occidentali e Bin Laden non perde occasione per invitare i musulmani a combattere gli infedeli ovunque nel mondo. Il teologo Hmida Ennaife, docente all'Università Zitouna di Tunisi, pero', non ha dubbi al riguardo: Maometto parla di Jihad solo durante la seconda fase della sua predicazione, quella di Medina, quando era stato costretto ad abbandonare la sua città natale, la Mecca, ma la giustifica quale strumento di autodifesa e in particolari circostanze storiche. Il ricorso alla forza è lecito solo di fronte a regimi oppressivi che rifiutano la libertà di fede o quanto meno i musulmani sono aggrediti e perseguitati. Il Corano dà alla parola Jihad anche una valenza intima, morale: la guerra santa rivolta non contro altre persone, ma contro se stessi per combattere le proprie debolezze.


5) "Il Corano sancisce la superiorità dell'islam sulle altre religioni". Non c'è dubbio che nei Paesi islamici la tolleranza religiosa oggi sia perlomeno precaria. Ma, secondo il teologo Ennaifer, il Corano insiste su tre punti: responsabilizzare l'individuo e la comunità, essere all'ascolto della rivelazione e del mondo esterno, rispettare le altre religioni monoteiste. Il versetto 69 del capitolo V recita: "Coloro che credono (i musulmani), gli ebrei, i cristiani, tutti coloro che credono in Dio e al Giorno del giudizio non dovranno temere nulla e non saranno perseguitati". E lo studioso tunisino Abdelmajid Charfi spiega come piu' volte nel Corano il Profeta ricordi ai suoi interlocutori di "non portare alcuna novità", ma di "seguire la via dei profeti, quelli del popolo di Israele, a cominciare da Abramo". Maometto sostiene che il suo messaggio conferma e aggiorna quelli precedenti, di cui non rivendica mai l'abrogazione.


6) "Dio punisce chi abbandona l'islam". Per un musulmano questa è l'accusa piu' grave (Salman Rushdie fu condannato a morte per apostasia), ma le intenzioni di Maometto erano assai diverse: "In religione nessuna costrizione" versetto 256, capitolo II. Un'indicazione, come ricorda Mohammed Charfi, resa esplicita dal versetto 29 del capitolo XVIII: "La verità è quella che emana dal vostro Signore: crederà chi vorrà". Infine, il versetto 99 del capitolo X: "Se Dio lo avesse voluto, tutto l'universo abbraccerebbe la vera fede.Vorresti costringere gli uomini a convertirsi?". Il ruolo di Maometto è di "indicare agli uomini il cammino del Signorecon saggezza e dolce esortazione", "di trasmettere il messaggio di Dio", ma "senza costringere alla fede": "Chiunque segua la retta via lo farà a suo beneficio, chiunque se ne allontani lo farà a suo detrimento". Maometto stesso dice, rivolto ai fedeli: "Non posso rispondere della vostra salvezza". La sua predicazione non pretendeva l'obbedienza, ma si proponeva di far nascere la fede, quale scelta individuale e consapevole e per questo rinnegabile.


7) "Il velo è il simbolo dell'islam ed è obbligatorio per le musulmane". Il velo, spiega la studiosa Latifa Lakdar, non è stato introdotto da Maometto. Si trattava di una consuetudine risalente ai romani nell'era di Bisanzio, che a loro volta lo avevano copiato dall'Antica Grecia e che infine era stato adottato anche dalle tribu' beduine. "Erano società misogine e gli uomini vedevano nel velo un modo per proteggere gelosamente la propria donna dagli sguardi altrui", spiega la Lakhdar. "Generalmente serviva a distinguere l'origine sociale delle donne. In epoca greco-romana lo portavano le donne facoltose per distinguersi dalle popolane; nella penisola arabica serviva a distinguere le donne sposate dalle prostitute e dalle schiave". Era un foulard da portare sul capo, sulle spalle e sul petto. In un versetto Maometto invita le donne della sua comunità a portarlo "per evitare di essere offese per strada": dunque il velo quale segno distintivo e di protezione. In un altro, citiamo Abdelmajid Charfi, le invita "a calare il panno sul petto", per evitare di mostrare il seno; anche in questo caso è un segno di discrezione e di pudore, in linea con i costumi dell'epoca. Mai il Corano conferisce valenza religiosa al velo.


8) "La Sharia è divina e immutabile, deve essere applicata con la massima severità". Innanzitutto: la Shaaria è la legge di Dio, commposta dal Corano, che racchiude il messaggio divino trasmesso a Maometto dall'arcangelo Gabriele, e dalla Sunna, ovvero i detti e gli atti del Profeta trasmessi negli hadith (i racconti). E' infallibile? Secondo gli ulema, i giuristi coranici, che nel corso dei secoli l'hanno interpretata, si'. proprio perchè divina. Eppure non sempre le loro indicazioni appaiono congrue. Ad esempi, una delle pene piu' crudeli, la lapidazione degli adulteri, poggia su una fonte della Sunna considerata dubbia. E quando, a Kabul, i talebani invitavano, in nome di Allah e di Maometto, ad applicare la pena usando "pietre piccole per prolungare la sofferenza" del peccatore, attribuivano ad Allah e Maometto intenzioni che costoro non hanno mai manifestato.


9) "Il vero imam deve portare la barba incolta". La figura è ormai radicata nell'immaginario collettivo, ma il Corano non impone agli uomini la barba lunga, nè i baffi, nè il turbante. In generale non attribuisce alcuna valenza religiosa all'abbigliamento maschile o femminile. E non menziona il burka, la tunica che copre, nascondendo il volto e gli occhi della donna. Invenzione dei talebani e dei fondamentalisti, non certo di Allah o di Maometto.


10) "Il rispetto del Ramadan è assoluto". Il mese del digiuno, dall'aurora al tramonto, è uno dei pilastri dell'islam. Secondo la tradizione ne sono esentati solo i bambini, i malati, le donne incinta e chi è in viaggio. Ma Maometto ricordava che "Dio vuole agevolare e non ostacolare il rispetto dei doveri" pertanto il Corano prevede che "coloro che, pur potendo osservare il digiuno, lo rompono, possono riscattarsi dando da mangiare per un giorno almeno un povero". Anche di questa disposizione non c'è traccia nelle consuetudini musulmane. A onor del vero non è l'unica dimenticanza. Come osserva Abdelmajid Charfi, il Corano è composto da seimila versetti, ma la trdizione islamica ne considera solo seicento: gli altri 5.400 esistono solo sulla carta.

ndr: da stampare e distribuire ovunque, nelle scuole, nella buca-lettere del condominio, a tutti gli islamici che conoscete. Grazie

Vittorio Baroffio

L'influenza - Da "Famiglia Cristiana" n.4/2008. VERO o FALSO?

L'influenza - Da "Famiglia Cristiana" n.4/2008. VERO o FALSO?

- "Chi è influenzato deve bere molto più del solito". VERO: L'idratazione migliora il "funzionamento delle cellule dell'apparato respiratorio".

- "E' importante alimentarsi correttamente". VERO: alimenti ricchi di micronutrienti utili alle difese immunitarie aiutano a combattere i microrganismi. E' utile consumare regolarmente frutta e verdura di stagione, privilegiando agrumi, pere, mele, cavolo, verze, cipolle.

- "Per combattere l'influenza bisogna coprirsi tanto". FALSO: meglio non coprirsi troppo per non ostacolare la riduzione della temperatura corporea.

- "Bisogna evitare il contatto con le persone influenzate". VERO: è meglio e raccomandabile per non essere contagiati. Se vi ammalate è opportuno non andare a scuola, al lavoro o comunque in luoghi affollati, per evitare di "infettare" gli altri.

- "L'influenza colpisce lo stomaco". FALSO. molti credono che l'influenza provochi anche nausea, vomito e diarrea. Questi sintomi, che talora sono presenti nell'influenza dei bambini, sono in realtà ascrivibili ad altre malattie che colpiscono stomaco e intestino e solo raramente presenti nell'influenza, che è una malattia respiratoria.

- "Bisogna lavarsi le mani molto frequentemente". VERO: durante il periodo dell'influenza stagionale e comunque, come buona abitudine sempre, bisognerebbe lavarsi le mani più volte al giorno per proteggersi dal virus.

- "E' meglio evitare di strofinarsi gli occhi o toccarsi mani e bocca". VERO: se si tocca qualche cosa di contaminato è facile che si possa trasmettere il virus.

- "'Il virus del'influenza si concentra solo nelle alte vie respiratorie". FALSO: il virus dell'inflenzasi insedia in molti altri organi, tra cui polmoni, dove l'insediamento del virus può facilmente causare infezioni e complicanze, cuore e cervello.
- "L'antiviruale può essere sospeso quando la sintomatologia regredisce o scompare". FLASO: a presciendere dalla sintomatologia in essere, l'antivirale deve essere somministrato due volte al giorno per 5 giorni in caso di trattamento e una volta al giorno per 10 giorni in caso di profilassi in pazienti che siano stati a contatto con persone malate. Interrompere la terapia anzitempo permetterebbe alla piccola quantità di virus rimasto di replicarsi, causando una recrudescenza della patologia.

(Realizzato in collaborazione con la Società Italiana di medicina generale, SIMG e la SOCIETA' ITALIANA di malattie infettive e tropicali, SIMIT - da Famiglia Cristiana, n.4/2008).